Rassegna storica del Risorgimento
COMITATO PER L'EREZIONE DEL MONUMENTO IN ONORE DEL GENRALE CIAL
anno
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1965
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pagina
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68
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H MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
LE CARTE DEL COMITATO PER L'EREZIONE DEL MONUMENTO IN ONORE DEL GENERALE CIALDINI E DEI LIBERATORI DELLE MARCHE E DELL'UMBRIA
IN CASTELFÌDARDO.
Il Comune di Castelfìdardo ha acquistato recentemente le carte del Comitato per l'erezione del monumento in onore del generale Cialdini e dei liberatori delle Marche e dell'Umbria in Castelfìdardo . Tali carte provengono dalla famiglia Garulli di Fermo, un membro della quale, il conte Ernesto, nato verso il 1870, ebbe una parte di grande rilievo nell'iniziativa, essendo stato il promotore e presidente del Comitato stesso.
L'idea di onorare i caduti della battaglia di Castelfìdardo era sorta da tempo. Già nel 1862, due anni dopo l'avvenimento, si era costituito nelle Marche uno speciale Comitato avente questo precipuo fine. Con la somma che si riuscì a raccogliere da una sottoscrizione tra le amministrazioni provinciali e comunali della regione, ed a cui parteciparono anche altri vari enti e personalità (tra le quali diversi membri di Casa reale), fu eretto sul luogo della battaglia un Ossario. ove vennero raccolti i resti dei caduti del 18 settembre 1860.
Mancava, però, un vero monumento che esaltasse lo storico evento, il suo alto valore ideale e ricordasse, assieme al generale Cialdini, tutti coloro che perirono in quel fatto d'armi. Fu appunto il conte Ernesto Garulli che, nel 1903, prese l'iniziativa per la costituzione di un Comitato che provvedesse ad erigere tale monumento. Il Comitato assunse il nome ufficiale di Comitato per l'erezione del monumento in onore del generale Cialdini e dei liberatori delle Marche e dell'Umbria in Castelfìdardo . Esso ebbe sede in Firenze, presso il Circolo militare, ma tenne le sue sedute in varie città e specialmente a Roma.
Fu anche costituito un Comitato d'onore la cui presidenza fu conferita al conte di Torino, già Comandante del Reggimento Lancieri di Novara, uno dei corpi che maggiormente si era distinto il 18 settembre sulle alture di Monte-cuoco. Dello stesso facevano parte, tra gli altri, Menotti Garibaldi, il senatore Gaspare Finali che nel 1860-61 era stato accanto al Valerio nel Regio Commissariato generale straordinario per le Marche; i generali Buschetti ed Orerò, ambedue reduci da Castelfìdardo.
Il Comitato esecutivo era composto da diversi parlamentari delle due Camere e da vari ufficiali superiori, alcuni dei quali erano stati in varie occasioni vicini al Cialdini, e presieduto dal conte Garulli.
Il Comitato ebbe, quindi, carattere nazionale e nazionale fu la sottoscrizione da esso promossa, soprattutto presso le autorità militari ed altri enti pub-. blici, contrariamente al Comitato ed alla sottoscrizione del 1862, che ebbero carattere quasi esclusivamente regionale,
Con legge 12 marzo 1910, lo Stato, dichiarando l'opera che si voleva realizzare Monumento di alta riconoscenza nazionale , concedeva al Comitato un