Rassegna storica del Risorgimento

SIMON ALO?S; SIMON ALO?S BIBLIOGRAFIA
anno <1965>   pagina <81>
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Libri e periodici 81
quella in due volumi curata nel 1865 da Giovanni Mclzi, ormai assolutamente inadeguata alle esigenze di ricerca e di studio. Una iniziativa veramente monumentale, data la grande quantità dei documenti melziani conservati sia in Italia (soprattutto a Milano) sia allo estero (in Francia, Austria, Germania, Svizzera), in archivi e collezioni pubblici e privati* e certo la più importante presa in questo secondo dopoguerra nel campo della pubblica­zione di fonti risorgimentali. A curare l'edizione fu chiamato Carlo Zaglii: una scelta che non poteva essere migliore, trattandosi di uno studioso che da decenni (dai primi fonda­mentali saggi apparai negli anni trenta su Nuovi problemi ai recenti definitivi studi sulla polìtica di Bonaparte e del Direttorio dopo Campoformio) si è dedicato al periodo francese in Italia sviscerandone la storia (specie quella diplomatica) come nessun altro e ricostruendone le vicende attraverso una serie di ricerche amplissime e minuziose in tutti i principali archivi pubblici e privati italiani e stranieri (ricerche che in qualche caso co­stituiscono oggi un unicum di fondamentale importanza essendo nel frattempo andati distrutti, a causa delle vicende belliche, alcuni dei fondi archivistici esaminati a suo tempo dallo Zaghi); uno studioso al quale si deve in larga misura il potenziamento e il rinno­vamento degli studi giacobini nel nostro paese.
A sei anni dalla pubblicazione del primo volume dei Carteggi melziani, l'iniziativa milanese è ora giunta con una solerzia e una regolarità alle quali, purtroppo, non siamo abituati in Italia alla conclusione della sua prima e forse più importante parte, quella appunto relativa al periodo (26 gennaio 1802-16 luglio 1805) in cui il Melzi fu vicepresi­dente della Repubblica Italiana. Seguiranno presto i volumi dei Carteggi relativi al periodo precedente quello testò completato (i cui momenti chiave saranno gli anni della prima Cisalpina e i Comizi di Lione) e a quello immediatamente successivo (corrispondente al Regno Italico).
L'importanza dei volumi sin qui pubblicati non è certo da sottolineare: il favore e l'interesse con i quali essi sono stati accolti in Italia e all'estero ne sono la migliore prova e non è dubbio che essa sarà confermata in avvenire da una fioritura di nuovi studi su Melzi (una figura chiave che ancora aspetta il suo biografo) e in genere su tutto il periodo al quale i Carteggi si riferiscono. H criterio con il quale lo Zaghi ha infatti curato la raccolta e la scelta dei documenti un criterio estremamente largo e attento non solo all'attività di­retta ed immediata del Melzi ma a tutta la più vasta problematica storica inerente al periodo è tale da permettere l'avvio di nuove e precise ricerche su una infinità di aspetti e figure, maggiori e minori, della realtà italiana agli inizi del XIX secolo. I saggi che lo stesso Zaghi ha parallelamente pubblicato su H Risorgimento e che il Bollati ha dedicato ai primi quattro volumi dei Carteggi sulla Rivista storica italiana sono a questo proposito già estremamente indicativi e costituiscono altrettante dimostrazioni dell'estrema im­portanza della pubblicazione di simili fonti (e ci sia concesso in questa sede di auspicare che, conclusa l'edizione dei carteggi melziani, il Museo del Risorgimento di Milano voglia aggiungere alle sue molte benemerenze anche quella di portare a termine la pubblicazione interrotta ormai da tanti anni del carteggio Pietro-Alessandro "Verri, un'altra fonte preziosissima e che, per certi aspetti e momenti almeno, potrà utilmente integrare il quadro tracciato- dai carteggi Melzi).
Da parte nostra vogliamo solo a mo* di esempio osservare come dai docu­menti sino ad ora pubblicati dallo Zaghi e dalle ricchissime e accuratissime note ad essi dello stesso Zaghi e possibile ricavare numerose ed importanti notizie relative alla bio­grafia di molti esponenti maggiori e minori del nostro movimento rivoluzionario fine Settecento e alle loro vicende successive (tipico, per fare un solo esempio, il caso di Carlo Salvador, una delle figure più importanti del giacobinismo milanese durante la prima e la seconda Cisalpina, per il quale i carteggi Melzi offrono una continua serie di elementi essenziali per ricostruire le vicende nel periodo napoleonico).
La pubblicazione dei carteggi melziani relativi al periodo 1796-1802 permetterà certo di sciogliere alcuni interrogativi e alcuni nodi che comprensibili esigenze di ricerca (i carteggi relativi alla vice-presidenza del Melai sono relativamente molto più unitari archivisticamente e > salvo la corrispondenza con l'Azara di più facile reperimento ài quelli zelativi al periodo precedente), consigliando di iniziare la pubblicazione con il
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