Rassegna storica del Risorgimento
SIMON ALO?S; SIMON ALO?S BIBLIOGRAFIA
anno
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1965
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pagina
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89
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Libri e periodici 89
Non meno convincente l'altra deduzione per la quale Cavour viene liberato curioso contrasto di opinioni dall'accusa di agnosticismo, di assenza, di letargo, mentre appare evidente che dopo Villafranca Fazione di Cavour si è ben presto riaccesa in virtù della sua fede nel metodo liberale e per graduale adattamento alla tempestosa situazione.
Forse il lettore di queste pagine dedicate a Cavour (non già a Cavour sdegnoso sotto la tenda, ma a Cavour animoso fra le quinte) potrebbe attendersi maggior colore drammatico, giacché effettivamente non è mancato il dramma. Ma lo storico ha diversa esigenza. vero: i problemi politici non sono mai e specialmente nelle grandi ore storicheproblemi aritmetici con gli ingredienti delle statistiche e simili, ma sono sempre problemi rimani. E la luce che ne tenta le soluzioni è anche calore. Ma tale calore non manca in questa attenta rievocazione di uomini e di eventi che animarono le grandi giornate della unificazione dopo il trattato di Villafranca.
A questo secondo saggio è particolarmente legato anche nell'ordine cronologico il terzo che tratta di Toscana e Savoia (1860), ossia delle divergenze di vedute e dei progetti riguardanti le annessioni.
Di vivo interesse è in questo saggio Tesarne delle varie interpretazioni a proposito degli intendimenti di Napoleone III nel momento in cui si impone fatalmente l'assetto delle cose italiane.
Tutto ciò che è accaduto in quei giorni aiuta naturalmente a scoprire il segreto; e due avvenimenti in particolare vanno all'uopo considerati, e cioè le annessioni della Italia centrale esaminate nei tempi e nei modi, ed il passaggio della Savoia e di Nizza alla Francia. Appunto su tali avvenimenti ferma la sua attenzione l'A., in discussione con interpretazioni già date ed in concordanza coi rilievi fatti da altri storici, principalmente da Franco Valsecchi. Egli giunge alla conclusione che in verità nei primi mesi Napoleone non si propone affatto di promuovere e favorire il processo unitario in Italia; che poscia si piega per ragioni di utilità all'annessione della Toscana, sperando anche allora nella forza disgregatrice dei campanilismi; che in fine è costretto a scegliere fra i vantaggi prossimi e i remoti che gli offre la situazione, preferendo quelli immediati e più tangibili, e cioè la conquista della Savoia e di Nizza, in quanto essi giovano al prestigio dinastico e raddolciscono nel suo animo la pena per la forzata adesione a favore del movimento unitario italiano.
Il quarto saggio (Appunti Ricosoliani 1853-1859) ci porta un poco indietro nel tempo, e prende buon motivo e principale incitamento dalla pubblicazione dei carteggi rieasoliani per delineare la figura di Bettino Ricasoli, uomo privato, proprietario terriero, agricoltore e uomo d'affari, nonché tipico rappresentante di correnti politiche del suo tempo.
Lo studio consiste in una buona scelta di motivi che le lettere, i documenti rieasoliani e pubblicazioni varie offrono abbondantissimi; una scelta ben coordinata che conduce a vedere nel pensiero e nell'azione del grande patriota toscano un'intima sostanziale coerenza fondata sul principio che non si debba turbare l'ordine provvidenziale, mentre egli stesso agricoltore e patriotta non manca di offrire varie contraddizioni.
Questo quarto saggio come avverte l'A. è la ristampa del testo già apparso nella .Rivista Storica Italiana (1956), ma vi è aggiunta una nota polemica a proposito della tendenza unitaria del Ricasoli prima della rivoluzione toscana dell'aprile 1859, tendenza che a parere dell*A. non si può a meno di riconoscere.. PIERO ZAMA
Benedetto XV, i cattolici e lo prima guerra mondiale, a cura di GIUSEPPE ROSSINI; Roma, Edizioni 5 Lune, 1963, in 8, pp. XX1I-906. L. 4.500.
Nel titolo è facile riconoscere due temi che per la loro connessione vengono a fondersi, e cioè pruno tema - Benedetto XV e la guerra, e secondo tema i cattolici e la guerra.
Studiosi italiani In buon numero ed alcuni stranieri hanno portato nell'ampiezza di questa tematica i loro contributi partecipando al Convegno di studi tenuto a Spoleto nei giorni 7,8 e 9 settembre 1962; ed appunto in questo volume* affidato alle cure ed alla presentazione di Giuseppe Rossini, e vestito col consueto decoro editoriale, sono raccolti