Rassegna storica del Risorgimento

ASSOCIAZIONE MAGISTRALE <>; ISTRUZIONE ITALIA
anno <1965>   pagina <469>
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// movimento magistrale cattolico e lo Simo liberale M>9
Lo Stesso cardinale illcrrv Del Val. segretario ili Stato (ftC( usando.
il 3 maggio, ricevuta di una rupia stampata del referendum) trovava ài ' tutto lodevole il proposito di cotesta Associazione Magistrale di mantener i
fedele al programma con il quale la medesima ebbe origine e potè .-piegare con buoni risaltati la sua azione .salutar.- nel campo educativo . 11 filo­sofo spiritualista Giuseppe Ulicvo, presidente della Pro setola cristiana, ribadiva la volontà di difendere nel Comune la sola rocca che ancora ci rimaue per difèndere la santa autonomia della famiglia . Motivi analoghi erano svolli pure dall'un. Cameroni e dal prof. G. B. Salvioni dell'Univer­sità di Bologna. Un pronipote li Niccolò Tommaseo, don Antonio Tom­maseo, giungeva addirittura a proporre un dilemma: o cambiare il titolo dell'associazione, ovvero eliminare dalla medesima (e senza peni pò ) POR. Baslini. Anche La Civiltà Cattolica, auspicando un accorilo in seno alla Tommaseo, atlcrmava che questa doveva tenere saldi i propri principi cristiani, tra i quali è senza dubbio L'opposizione assoluta a qualsiasi l'orma diretta o indiretta, aperta o palliativa di avocazione del-i'insegnamento elementare allo Stato . ''
11 dissenso che stava al l'ondo toccava l'orientamento della Tommaseo anche nel rapporto Ira ambito professionale e indirizzo politico. In una intervista a // tvvenire d'Italia, -' Carcano e Zanoni dichiaravano che circa
la tendenza politica la fiducia nel consigliò era molto scarsa. I pochi che in seno ad esso erano favorevoli alle idee del presidente non sono apparte­nenti alla classe nostra; sono cioè avvocati, professori, direttori di consorzi agrari, ma non maestri; e portati all'Associazione piuttosto dal desiderio di darle uno speciale colore politico che dall'idea di difendere gli interessi esclusivi della classe. Questo è il vero punto di disaccordo . Si ha, insom­ma, L'impressione che la politica vi giocasse un ruolo non indifferente. Vili è escluso che la campagna elettorale di quell'anno avesse sollevato proteste verso quei dirigenti dell'associazione che forse si erano mostrati troppo interessati a sollecitare L'opera di propaganda elettorale dei maestri nei singoli collegi. "
Nonostante il prestigio e il ninnerò dei consensi riscossi dai promotori della iniziativa frondista (che sboccava nella costituzione di un consiglio
!i La Civiltà Cattolica, L9Ó9, II, p. 6
i a ; ol< mica metteva altresì in luce fl contrasto IV.i i dirigenti òi Milana e quelli 'li ella Toimna8tot tacciati contemporaneamente contradditoriamente 'li mode­ratismo e li confessionaHsn o. Sui meriti < demeriti dei cattolici bresciani in rapporto alla Tommast in SJ.Af., L909, pp. 21
i 'intervista era del 5 moj
o moderato alle ni.