Rassegna storica del Risorgimento

ASSOCIAZIONE MAGISTRALE <>; ISTRUZIONE ITALIA
anno <1965>   pagina <474>
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Ferramilo Manzottl
può contenere dei perìcoli ed insidie, ma bisogna pur riconoscere che ai difetti tecnici della scuola essa recherebbe dei miglioramenti che tutti hanno giudicati efficaci. Non bisogna vivere nel mondo della luna: purtroppo in Italia non si è ancora raggiunta quella maggioranza ohe sia la corrispon­dente assoluta del paese E ]>oiehè egli escludeva che le modini In- proposte da Mi raglia alla composizione del Consiglio provinciale scolastico (consi­stenti nella richiesta di più radicali rappresentanze elettive, comunali e provinciali) potessero essere accettate dal governo, Camerotti si rifiutava di credere che il congresso volesse mettere i cattolici deputati di fronte al parlamento col mandato esplicito ed assoluto di respingere il progetto Credaro: Ciò facendo si crea una situazione pericolosa e dannosa: quella di metterci cioè fuori della vita attiva del paese e non poterci far valere, quando e come occorra. ,J
Il discorso di Cameroni (al quale si associava l'on. Baslini, antico fautore della provincializzazione) era una nota di realismo che apriva la strada all'ordine del giorno Bazoli, prima tappa del possibilismo cattolico nei confronti del progetto Credaro. Questo ordine del giorno (approvato con 169 voti, 44 contrari e 10 astenuti) consentiva di votare contro la pro­vincializzazione e ad un tempo di salvare altri aspetti del progetto ritenuti validi: invitava, cioè, a stralciare la prima parte, relativa all'or­dinamento dell'amministrazione provinciale, salva l'ammissione dei rap-! indentanti della classe magistrale a far parte degli attuali Consigli pro-l meiali scolastici. L'aw. Bazoli chiariva che la riforma contemplava alcuni mezzi di soluzione sui quali l'accordo non poteva che essere unanime, come i provvedimenti a favore degli edifici scolastici, il ripristino e la riforma della scuola reggimentale, il miglioramento degli stipendi, il miglioramento e l'allungamento delle direzioni didattiche, degli ispettorati e dell'officio scolastico provinciale. 2)
Nel senso indicato dall'ordine del giorno veniva inviato un memo­riale al ministro. Ma nella discussione tenutasi alla Camera in giugno-
il comportamento dei cattolici doveva dispiegarsi svincolato da pregiudiziali rigide. La situazione parlamentare, peraltro, rivelava ele­menti imprevisti rispetto agli schieramenti della vigilia, particolarmente circa il titolo I del progetto (relativo al Consiglio provinciale scolastico).
M/., 1910, p. 236.
-) Nettamente contrarie ollàlegge restavano IM Civiltà Cauòlicat 1910,11, pp. 7-18-49,
. hi Settimana Sociale, 1910, passim, As iennerà la legge L'ultimo attentato contro i comuni . in ti problema scolastico nelCora presenta, Bergamo,
mentre i i invece ut ritico costruttivo in una cela
del 1913 al XD a Croce di Costantino, i