Rassegna storica del Risorgimento

ASSOCIAZIONE MAGISTRALE <>; ISTRUZIONE ITALIA
anno <1965>   pagina <475>
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// movimento magistrale cattolico e lo Stato liberale 475
Credaxo, por paura ohe questo venisse respinto, a ir ni timo momento conce-deva la parità fra i membri governativi e anelli elettivi in seno al Consiglio provinciale scolastico. Il fatto indignava i socialisti clic allora minacciavano ili votare contro il governo, mettendo in grave imbarazzo il ministro. Que­sti, per giustificarsi della nuova stesura, l'attribuiva ai due radicali l'i pitone e Girardini. Ciò doveva indisporre la destra ed il centro. Ma il discorso del-l'on. Treves, annunziente il distacco dell'Estrema dal ministero, e le varianti introdotte all'art. 1 del disegno, mettevano i cattolici e gli altri elementi costituzionali di centrodestra nella necessità di appoggiare l'articolo emen­dato. Così, nonostante il precedente ordine del giorno Meda, affermante la gestione della scuola primaria ai Comuni, i cattolici approvavano il progetto accettando l'emendamento che veniva ad equilibrare nel Consi­glio provinciale scolastico l'elemento elettivo e quello di nomina governa­tiva. La maggioranza restava tuttavia ai rappresentanti dello Stato, che al provveditore agli studi spettava l'ufficio di presidente con voto pre­valente in caso di parità di voti. Veniva data, inoltre, l'assicurazione che nulla sarebbe stato innovato per quanto riguardava l'istruzione religiosa. '>
Questo atteggiamento di sostanziale adesione dei deputati cattolici, sia pure con emendamenti e con riserve, avrà grande influenza nella vita della Tommaseo. Le reazioni non si facevano attendere. Il maestro Mattana, che al congresso di Milano aveva conservato la presidenza, si dimetteva prima ancora dell'approvazione parlamentare del progetto. 2> Da più parti veniva chiesto un nuovo congresso, anche al fine di sollecitare un'ulteriore modificazione del testo governativo nella discussione che doveva essere affrontata dal Senato.
Ma in settembre ad Ivrea il dibattito congressuale era posto su un binario fisso quasi esclusivamente tecnico-professionale. Ed il congressista Ciavarella, rappresentante di Napoli, affermando di essere venuto da Na­poli appositamente per discutere l'orientamento generale dell'associazione trovava un'atmosfera decisamente ostile.3' La maggioranza dell'assemblea, si opponeva a tale discussione con una scarica di negazioni e di prot Le ultime resistenze di principio alla maggioranza erano condotte dal maestro Mattana, il (piale rivolgeva a questa l'accusa di politicizzare la Tommaseo. *) In realtà l'assise di Ivrea non faceva che confermare quella
ni Parlamentari (A. P.), Camera dei i Discussioni, dal 28 g
al 6 taglia L910, pp. 2281, 9870, 9932 99. >./.u.. 1910, p. 241 ../..!/., 1910, pp. *J >./..!/.. 1910, p. 19,