Rassegna storica del Risorgimento
ASSOCIAZIONE MAGISTRALE <
>; ISTRUZIONE ITALIA
anno
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1965
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pagina
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476
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4To
Fernando Manzoni
di Milano noi ribadir* lo stralcio do! titolo controverso. Ha La preoccupazione maggiori- appariva volta ad eliminare L'equivoco favorito dagli avversari, consistente nel far credere che la soluzione < 1 -11 * stralcio implii
necessariamente la conseguenza di sacrificare tutte Le altre parti del progetto. La discussione, anzi, metteva in Luce un atteggiamento più possibilista che a Milano. Un congressista voleva addirittura fosse dichiaralo che nel congresso gli oratori parlavano in qualità di maestri, per (pianto cattolici, e non di cattolici cono- tali. Noi siamo proclamava fieri della nostra professione ili cattolicesimo, ma qui il problema va discusso principalmente sotto l'aspetto professionale. *>
Il memoriale che la Tommaseo inviava ai senatori mirava a mettere in evidenza come le parti essenziali della legge non richiedessero 1 "istituzione del nuovo organo provinciale, e aggiungeva: Che se, contro le previsioni, codesta Alta Camera non consentisse allo stralcio, non è a dubitarsi che essa provvedere a rendere concordi con le motivazioni predominanti del voto le disposizioni della legge. Gli emendamenti votati dalla Camera al progetto Credaro furono ispirati dall'intento di sburocratizzare il nuovo organo provinciale, accostandolo alla vita locale e amicandolo alle locali iniziative. Ma perchè il fatto risponda all'intenzione, occorre che agli elementi elettivi sia data nel Consiglio, nella Deputazione , la maggioranza, che vi sia data una rappresentanza conveniente alle scuole private;, e che siano più frequenti le riunioni obbligatorie del Consiglio, rendendone pure elettivo il Presidente. -' In tal modo oltre al programma massimo dello stralcio era messo avanti un programma minimo che se non accoglieva i postulati ideali della Tommaseo era tuttavia un contributo a un compromesso che finirà per essere oggetto di critiche più costruttive che demolitive. Ed è significativo che, a un convegno bresciano della Tommaseo, l'avv. Arduino si sforzasse di fare coincidere in pieno la linea della Tommaseo con quella dei deputati cattolici che avevano approvato la legge. Egli non esitava ad affermare che il grido di iva Comandali (il presidente dell'Unione magistrale che aveva contribuito al varo della legge) dell'associazione laica andava integrato coll'evviva a quanti parlamentari di ogni settore hanno approvato (a parte il dissenso su alcune modalità) la nuova legge scolastica, a cominciare dall'ex presidente della Tommaseo, on. Basimi, il <ptale ne è stato il diretto ispiratore, se non anche L'artefice principale. !
1) Era eletto preridente atonie Baggiano (elezione che Mattane dichiarava
Dimessosi on mese dopo pei ragioni il solute, era allora eletto il prof. De Marchi
2) S.I.M., l'/ll, p. I 3-/JH-, I''U. !' 25