Rassegna storica del Risorgimento

ASSOCIAZIONE MAGISTRALE <>; ISTRUZIONE ITALIA
anno <1965>   pagina <477>
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// mori invilii) in gì striti e cattolici) 6 lo Slato liberale *77
Come si vede, la porte si era rovesciala. Dall'opposizione i cattolici erano passati gradualmente a una sostanziale approvazione. E questa offriva un nuovo campo di collaborazione con lo Stato liberale.
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Formalmente battuta, come associazione, sulla legge Credaro, anche se i parlamentari cattolici si erano adattati ad accettarla, la Tommaseo acqui­stava proprio da questo momento maggior slancio di ascesa. Posta di fronte a una legge che riordinando tutta la materia dell'istruzione elementare ob­bligava a fare delle scelte in un quadro già delimitato e ben preciso, la Tom­maseo verrà a spogliarsi definitivamente di ogni rigida pregiudiziale clericale come di ogni punta socialistoide. Ciò rassoderà la prevalenza dei politici nel suo interno e porterà al trionfo di una linea possibilistica che risulterà moderata e progressista ad un tempo. Moderata perchè perfettamente inse­rita e armonizzata con le istituzioni, progressista perchè su questo presup­posto poteva svolgere un'efficace azione riformistica a favore dei maestri.
Il senso della svolta e il mutamento di clima si avvertono nella circo­lare di convocazione del congresso di Firenze (settembre 1911), il VI dalla fondazione. Un'aura di ottimismo e un fervore di attività e di organizza­zione minuta e quotidiana venivano a sovrapporsi alle antiche proteste e recriminazioni: Siamo agli inizi si leggeva d'un'era nuova per la Scuola primaria italiana: provvedimenti volti a reali necessità; istruzione allargata a tanta parte del popolo, che non ne sentiva il beneficio; meno scarso compenso all'opera ardua degli insegnanti assicura una legge, che [ascia tuttavia trepidi gli animi di molti sinceri amici della scuola sulle sue conseguenze nel campo della libertà. Epperò un compito nuovo di studio, di vigilanza, di azione si designa alla Tommaseo* che saprà adem­pierlo serenamente, senza prevenzioni, ma anche senza esitanze. ') I temi proposti alla discussione non sollevavano più questioni scabrose,2) ma trano tulli ai linenti il modo di agire proficuamente in un dato contesto legislativo.
La legge è infelice tutta? si chiedeva il relatore, maestro Gabella. Non possiamo dirlo rispondeva facciamone l'esperimento . E tracciava un ampio sereno esame del testo, incorrendo nell'accusa di avere svolto una critiea puramente tecnica non troppo acerba. Ma ormai ogni
) S.I.M., L911,p. 305.
2) Cosi Bcriveva .il!. 1 congresso don Luigi Peloso, un dilìgente della Torn­
ir, 1911. !' 389. 1 temi congressuali erano: la legge Daneo-Credoio e le nuovo condizioni dei maestri, riarma del . Istituzioni ausiliarie della scuola, mo­
rfemi al testo unico sul moine pennoni, estetica nella si u itare.