Rassegna storica del Risorgimento

ASSOCIAZIONE MAGISTRALE <>; ISTRUZIONE ITALIA
anno <1965>   pagina <486>
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Fernando Matteotti
libertà dei Comuni... e i più sacri diritti delle Amministrazioni pubbliche locali.J)
Un'ultima grande battaglia, su un terreno in cui il momento religioso assumeva particolare spicco, era sostenuta, prima della guerra mondiale, per la elezione dei rappresentanti magistrali nel Consiglio d'amministra­zione dell'Istituto nazionale per gli orfani dei maestri,2) da cui dipen­devano i collegi di Assisi e di Anagni. Per la Tommaseo si trattava non soltanto di contare le proprie forze, ma anche di impedire, come affermava la stampa cattolica, che in detti collegi gli orfani dei maestri ricevessero un'educazione priva di religione. In una lettera confidenziale ai Vescovi della penisola affinchè, tramite il clero, facessero opera di propaganda e persuasione elettorale presso i maestri, Micheli denunciava che i collegi dove gli orfani dei Maestri sono educati sono stati scristia­nizzati apertamente. Di qui la necessità di far giungere una parola a quanti insegnano nelle scuole dei comuni, e specialmente alle maestre che in gran parte sono ancora devote ai nostri principi.3) Il carteggio Micheli è, a tale proposito, estremamente abbondante: sono almeno cinquecento lettere di dirigenti locali i quali davano conto del loro interessamento e delle previsioni sui suffragi che la Tommaseo contava di raccogliere nelle rispettive zone. Le lettere consentono di ricostruire la trama geografica del­l'associazione e di saggiare lo spirito e lo sforzo organizzativo che caratteriz­zavano questo cimento. I motivi e i dati di fatto che da esse emergono sono però molto uniformi. Si nota la volontà di sconfiggere il settarismo masso­nico. A favore della Tommaseo si mobilitavano i vescovi e l'Unione donne cattoliche. Non pochi corrispondenti univano l'interesse per le elezioni con la richiesta a Micheli di interventi presso i pubblici poteri per nomine, trasferimenti, ricorsi, pensioni e raccomandazioni nei concorsi. Non per nulla un corrispondente scriveva esplicitamente che per muovere questi macigni [di maestri] ci vorrà un po' di Onorevoli. Ella m'intende . 4>
Le situazioni organizzative locali nel complesso non erano molto solide. Ettore .Arduino constatava come i maestri fossero tutti di una
*) Scuola e Maestri, organo della Federazione Magistrale della Provincia di Modena, gennaio-febbraio 1915, p. 2.
-) Tali elezioni avevano luogo in esecuzione della legge 26 giugno 1913, n. 836. I candidati dei maestri cattolici erano Maria Magnocavallo di Milano, Luigi Arturo Cere di Genova, Paolo Smolli di Roma.
3) Minuta di lettera . d. di Micheli alle Eccellenze reverendissime (in Carteggia cft.).
4) Lettera da Pisa di Padre Domenico Fecheruno del 7 novembre 1914 (in Carteggio eh.).