Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA-UNGHERIA RELAZIONI MARITTIME CON L'ITALIA 1913
anno <1965>   pagina <490>
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490 Mariano Gabriele
anzitutto questo interesse prospettando la convenienza del nuovo accordo non già dal punto di vista strettamente italiano, ma bensì da quello col­lettivo della Triplice Alleanza.
A tale scopo il problema, nelle sue grandi linee, deve essere presentato nel modo seguente:
1) La padronanza del mare, se conquistata dalla flotta francese, consentirebbe, a danno della Germania, il trasporto in Francia e da qui alla frontiera tedesca, di un corpo d'esercito tratto dall'Algeria: consen­tirebbe l'occupazione della riviera ligure e dei porti di Savona e di Genova e quindi la minaccia alla retrostante regione piemontese e lombarda, stor­nando l'esercito italiano dalle Alpi verso l'Appennino: libererebbe cioè i contingenti francesi operanti lungo le Alpi contro l'Italia consentendo di convogliarli al nord contro la Germania. Infine, non avendo più da te­mere della flotta italiana, la flotta francese del Mediterraneo potrebbe tutta concentrarsi nella Mànica e costituire una grave minaccia alla marina mercantile germanica, al suo commercio marittimo, ecc. e rappresentare un serio pericolo per la potenza navale tedesca.
2) La padronanza del mare, se conquistata dalla flotta francese, consentirebbe, a danno dell'Italia, ogni azione di guerra contro le coste italiane, le sue isole, le sue città indifese, il suo commercio marittimo, le sue colonie, e contro le stesse spiagge romane, prospicienti la capitale. La flotta italiana tenterebbe bensì di affrontare quella francese, ma certa­mente soccomberebbe alla sua schiacciante superiorità; onde il potere marittimo nostro resterebbe definitivamente distrutto.
3) Distrutta la flotta italiana, le navi francesi potrebbero rivolgersi compatte all'Adriatico, eventualmente rinforzate dalla flotta russa del Mar Nero: la flotta austriaca si troverebbe quindi esposta a dover resistere da sola a sì grave minaccia. E per quanto sia naturalmente forte e strate­gicamente vantaggiosa la conformazione del litorale dalmata e bosniaco, la preponderanza della flotta francorussa su quella austriaca non tarde­rebbe ad aver presto ragione di quest'ultima.
4) Per evitare tali gravi pericoli alla Germania, all'Italia ed alla Austria, occorre affrontare e, se non distruggere, almeno immobilizzare la flotta francese in Mediterraneo. Un tale risultato non potrebbe ottenersi che con la cooperazione integrale ed assoluta di tutta la flotta austriaca nel Mediterraneo occidentale.
5) Se tale cooperazione fosse assicurata, non è escluso che la flotta francese del Mediterraneo possa essere neutralizzata al punto da consentire all'Italia tino sbarco di alcuni corpi d'armata presso le foci del Rodano.