Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA-UNGHERIA RELAZIONI MARITTIME CON L'ITALIA 1913
anno <1965>   pagina <493>
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La convenzione navale ilato-àUsirò-germanica del 1913 493
sarebbero forse stati della Germania . L'amm. Fabl si disse pienamente concorde e, richiesto di appoggiare a Vienna le tesi italiane, aderì di buon grado e ne prese l'impegno, subordinatamente al parete dell'imperatore Guglielmo. Questo fu completamente favorevole nel senso di dare un incondizionato appoggio alla tesi italiana; di esprimere l'immediata ade­sione della Germania a mettere a disposizióne della fiotta italiana, in caso di guerra della Triplice, le navi tedesche presenti nel Mediterraneo alla apertura delle ostilità; di preparare il terreno a Vienna per l'accoglimento della tesi italiana; di autorizzare il comand. Conz a parlare a Vienna non solo in nome degli interessi italiani, ma anche di quelli tedeschi.
Nei giorni seguenti fino al 3 maggio, il comand. Conz prese contatto con gli uffici dell' A fnm i ragliato germanico particolarmente fruttuosi furono quelli con il servizio informazionil) allo scopo di raggiungere una perfetta identità di vedute e dì poter interpretare esattamente,
*) AMR, ibidem, allegato: Riservata personale Relazione a S. E. il Capo di S. M. della Marina: Ho l'onore di riferire a V. E. che durante il mio soggiorno a Berlino mi parve opportuno di mettermi in comunicazione diretta con l'Ufficio Informazioni di quella Marina: sia per conoscere personalmente gli ufficiali incaricati di quel servìzio, sia per prendere accordi circa lo scambio di notizie tra Berlino è Roma, in quanto èsse abbiano tratto alle Potenze della Triplice Intesa. Il mio compito fu grandemente agevolato dalla grande cordialità con cui, fin dal primo giorno, l'amia, Von Poh! volle ricevermi e trattarmi. Egli mi dichiarò esplicitamente che, se l'Italia non lo avesse prevenuto, si sarebbe fatto egli stesso iniziatore di un completo e cordiale affiatamento tra gli Uffici Informazioni di Berlino e di Roma: e dopo avermi presentato al Capitano di vascello Tapken, Capo di quell'Ufficio Informazioni, diede ordine che fosse corrisposto nella più larga misura a tutte le richieste Al notizie provenienti dall'Ufficio Informazioni di Roma. ** Potrà accadere egli disse = che' qualche cosa non si possa sempre dire: in tal caso ve lo dichiareremo leal­mente e sono sicuro che non ve la prenderete a male ". Col comand. Tapken, che durante il mio soggiorno a Berlino mi prodigò ogni sorta di cortesie, furono concluse le seguenti modalità, salvo l'approvazióne di V. E.:
1) scambio di tutte le notizie riguardanti gli apprestamenti milita ri della Francia, della Russia e dell'Inghilterra, tanto navali quanto terrestri;
2) scambio (telegrafico all'occorrenza) di quelle notizie che Ai riferissero ad im­provvise dislocazióni di notevoli forze navali;
3) confronto qnindicinale degli specchi riguardanti la dislocazione delle navi francesi ed inglesi nel Mediterraneo;
4) scambio del bollettino d'informazioni quindicinale;
5) azione comune per la repressione dolio spionaggio;
ò) partecipazione in parti uguali alle spese per documenti importanti. Su quest'ultimo punto ho fatto ben chiaramente stabilire che si intende soltanto quei documenti che abbiano effettivo valore per entrambe le parti: cosicché, se noi non créderemo di accedere alla proposta di dividere la spesa per un dato documento, saremo sèmpre liberi di dichiarare che esso non ha interesse per noi, e di astenerci dal contribuire al suo acquisto... Roma, 16 maggio 1913 .
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