Rassegna storica del Risorgimento
AUSTRIA-UNGHERIA RELAZIONI MARITTIME CON L'ITALIA 1913
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1965
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Mariano Gabriele
nei futuri colloqui nella capitale austriaca, il pùnto di vista di Berlino.1) Il 3 maggio rinviato italiano veniva ricevuto in udienza dal gen. Wal-dersee, sostituto pro-tempore del gen. Moltke, assente da Berlino; questi
x) Tale Pomo di vista germanico è trattato .nell'allegato n. 1 alla citata Rotazione etic, del cornane!. Gonz:
Si associa completamente alle considerazioni strategiche e tattiche generali del punto di vista italiano.
Approva incondizionatamente la riunione nelle adiacenze di Messina, come punto centrale del Mediterraneo, dal quale è possibile di rivolgere l'offesa verso il punto ove sarà il nemico, e che con le basi di Angusta e di Messina e col ricco paese retrostante, può largamente sopperire a tutte le esigenze di una flotta numerosa.
Mette a disposizione della flotta italiana le navi germaniche dislocate in Mediterraneo, e tali navi avranno ordine di concentrarsi a Messina appena le circostanze consigliassero tale misura: tali navi saranno possibilmente portate a 6, con caratteristiche di incrociatori rapidi, soprattutto da essere utilizzati per l'esplorazione, essendo la flotta alleata molto manchevole di tale tipo di navi*
Mette come unica condizione che il comandante più anziano delle navi tedesche abbia il diritto di comunicare direttamente col Comandante supremo, quando lo ritenga necessario.
Intende, all'atto della mobilitazione, sostituire gli equipaggi delle navi-scuola con equipaggi effettivi, sbarcando mozzi e allievi: e perciò rimane in attesa che l'Italia designi in quale porto tale invio di equipaggi e tale sbarco di allievi potrà effettuarsi, affinchè si possano completare i dati della mobilitazione. Mjy
Si preoccupa in particolar modo di impedire il trasporto di truppe algerine in Francia: e senza voler vincolare l'azione e le decisioni del futuro Comandante supremo, fa presente che le navi tedesche potrebbero, più che partecipare alla grande battaglia, agire come incrociatori di offesa contro un eventuale convoglio, purché rinforzati da buon nucleo di siluranti italiane o austriache.
Si preoccupa sommamente del rifornimento di carbone alla flotta alleata: giacché se l'Inghilterra partecipasse alla lotta, non consentirebbe più l'invio di carbone in Austria e in Italia: e la flotta sarebbe in breve completamente inutilizzata. Perciò la Germania mette a disposizione le sue miniere di Westfalia e i treni per portare il carbone a Spezia e a Genova: ma fa presente che tale traffico non potrà cominciare che a mobilitazione ultimata e che un treno, anche molto corico, porta al massimo 1Q00 tonnellate di carbone, che per una flotta sono niente. Perciò occorre costituire i depositi di carbone fin d'ora, in modo che la flotta alleata possa agire almeno per un mese senza ricorrere alla Germania.
Si preoccupa anche molto dei trasporti, dei piroscafi ausiliari e dei servizi logistici della flotta. Ignora se le marine mercantili italiana e austriaca potranno ampiamente provvedere a tutti i bisogni: e fa presente che tali bisogni potranno eventualmente diventare immensi, se si sbarcassero più corpi d'armata alle foci del Rodano. Perciò fa presente che Genova è sede di numerosi piroscafi tedeschi: ma che se apparisse necessità di fare assegnamento su essi, bisognerebbe fin d'ora accennare a quanti, a fine di mutare a poco, a poco le loro basi di approdo e teste di linea e trasformare le sedi normali adattandole alle esigenze che potranno essere segnalate.
Infine la Germania lascia comprendere vagamente che nella seconda fase della guerra, cioè dopo conquistata la padronanza del mare, vedrebbe con gioia condurre una intensa guerra di corsa nel Mediterraneo orientale contro il traffico inglese, con ostruzione del Canale di Suez. Ma finora questo punto di vista viene accennato vagamente e forse non è ancora bene maturato nella mente del Grande Stato Maggiore: o, più probabilmente ancora, il piano ò perfettamente maturato ma la Germania non crede ancora giunto il momento di svelare le sue future mire .