Rassegna storica del Risorgimento
AUSTRIA-UNGHERIA RELAZIONI MARITTIME CON L'ITALIA 1913
anno
<
1965
>
pagina
<
498
>
498 Mariano Gabriele
flotta rossa rial Mar Nero: ma io potei facilmente dimostrale che tale flotta (a parte il suo scarso valore bellico) non potrebbe giungere sul tea* tro delle operazioni se non dopo 10 o 12 giorni, e giungervi in pessime condizioni per entrare direttamente in battaglia: ohe perciò era doppiamente importante decidersi ad unirsi al più presto e ad agire senza ritardi contro la flotta francese, in modo da avere poi mano libera per rivolgersi contro la flotta russa. In ultimo il gen. Conrad oppose ancora l'argomento che l'Adriatico rimaneva completamente indifeso; al quale io risposi che con quelle navi antiquate, incapaci di combattere in prima linea nel Mediterraneo occidentale, e con le siluranti costiere, si poteva sbarrare l'entrata dell'Adriatico sia da parte austriaca sia da parte italiana, prendendo come basi Cattaro e Brindisi: e che anche per l'Adriatico si potevano fondere insieme le vecchie unità italiane ed austriache, in modo che l'unità di intenti, di mezzi e di impiego fosse completa non solo per le navi di prima linea, ma, in generale, per le due Marine, nel senso più vasto della parola. Il gen. Conrad mi congedò molto affabilmente, dicendo che avrebbe ancora riflettuto e che si sarebbe poi recato dall'Imperatore e dall'Arciduca ereditario 'per ottenere il loro consenso .
Il Capo dello S. M. austriaco avrebbe dovuto essere ricevuto a Schon-brunn l'indomani, il giorno 8, ma l'udienza imperiale venne assai opportunamente rimandata al 9: quando l'arciduca Francesco Ferdinando, di cui erano noti i sentimenti accanitamente antiitaliani e la cui opposizione si aveva soprattutto ragione di temere, si trovava lontano, ad una partita di caccia nella Stiria. Il 9 maggio, pertanto, il gen. Conrad ottenne l'approvazione dell'imperatore Francesco Giuseppe, saltando completamente l'intervento ed evitando l'intromissione dell'arciduca ereditario.
H mattino del 10 concludeva il comand. Conz il gen. Conrad mi fece chiamare di buon'ora e dopo avermi dato comunicazione della conclusione dell'accordo preliminare, mi incaricò di recarmi personalmente dall'amm. Haus per comunicargli a voce il contenuto di esso.1) L'amm. Haus mi accolse con grande affabilità e la sua soddisfazione mi parve vera-
*) Il contenuto della comunicazione era U seguente: Nell'udienza del 9 maggio 1913, Sua Maestà si è degnata di approvare le seguenti basi generali per la Convenzione navale da concludersi tra le Potenze della Triplice Alleanza, e valevoli solo per il caso di una guerra in conrane di tutte e tre le dette Potenze:
1) Obiettivo: Distruzione della flotta francese nel Mediterraneo e delle notte ad essa alleate.
2) Mozzo: Immediato congiungimento della flotta austro-ungarica con quella italiana e con le navi tedesche presenti in Mediterraneo, nei paraggi intorno a Messina; indi attacco contro la flotta francese e contro i suoi alleati sol mare.
3) Difesa dell'Adriatico mediante quelle unità che per la loro vetustà e inferiorità non potranno essere Impiegate sul teatro principale d'operazioni, nel-