Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA-UNGHERIA RELAZIONI MARITTIME CON L'ITALIA 1913
anno <1965>   pagina <499>
immagine non disponibile

La convenzione navale italo-austro-germanica del 1913 499
mente grande e sincera: ebbe frasi di viva ammirazione per la nostra Ma­rina, si dichiarò dolente che le circostanze rendano cosi difficili gli incontri di navi italiane ed austriache, ed, in una parola, si mostrò entusiasta della cooperazione delle due flotte. In Quel momento giunse molto opportuna­mente un telegramma da Fola in cui si riferiva la festosa accoglienza avuta a Spezia dagli ufficiali austriaci recatisi a visitare quei cantieri della Fiat Muggiano: ed allora, con l'intervento di parecchi Ammiragli ed ufficiali superiori, cominciarono le strette di mano, i ringraziamenti da esprimere a S.A.R. il Duca degli Abruzzi per le cortesie usate a Spezia agli ufficiali austriaci, le frasi di fratellanza, gli auguri di vittoria per le due flotte ormai alleate per davvero e i discorsi in dialetto veneziano-dalmatico .
Oltre che un promemoria sul Punto di vista austriaco.,x) venne conse­gnato al comand. Conz, in quella occasione, anche un elenco dei punti
l'intesa che di tali navi, quelle italiane si concentreranno a Brindisi e quelle nostre a Catturo.
4) Azione: Da compiersi con tanta prontezza, da impedire che le eventuali forze navali russe provenienti dal Mar Nero possano giungere in tempo utile sul teatro princi­pale d'operazioni.
5) La Conferenza per fissare le modalità ed i particolari della convenzione in parola sarà convocata a Vienna per la fine del corrente mese di maggio . AMR, cart. 295/1, fase. C. N. 6, allegato.
*) Puntò di vista austrìaco. AMR, ibidem, allegato n. 2.
Si associa completamente alle considerazioni strategiche e tattiche generali del punto di vista italiano.
Approva incondizionatamente la riunione delle flotte alleate nei pressi di Messina, cóme punto centrale del Mediterraneo: ma non esclude che, in base alle ultime notizie che si potrebbero avere nei giorni che precedono le ostilità possa convenire di concentrarsi invece a Taranto: e perciò ritiene che anche questa piazza dovrebbe essere ampiamente fornita di carbone e di nafta.
Si preoccupa molto della eventualità che anche la flotta inglese faccia causa comune con quella francese: ed in tal caso ritiene che la flotta italiana possa vantaggiosamente occupare Spezia e quella austriaca Maddalena, per costringere il nemico ad un doppio blocco, esponendolo a una grande dispersione di forze e ad attacchi di siluranti, per cominciare a sfiancarne il morale e diminuirne l'efficienza: in attesa di poter prendere l'offensiva appena le circostanze lo i. consentano.
Perciò si preoccupa molto delle condizioni difensive di Maddalena e della sicurezza dell'ancoraggio contro il tiro delle navi bloccanti. Inoltre, non essendovi hinterland capace di fornire viveri ad un'intera flotta, si preoccupa anche dei depositi di viveri e di carbone in quella piazza.
Mette come condizione che, in cambio delle navi austriache che verranno a combat­tere nel Mediterraneo occidentale, l'Italia assegni le navi antiquate delle quali potrà di­sporre per cooperare alla tutelo dell'imboccatura dell'Adriatico.
Si preoccupa anche molto dei depositi di nafta, avendo gran parte delle sue siluranti a combustione liquida: e provede che dal Mar Nero e dallo Stretto di Gibilterra la nafta non potrà più alfluirc appena dichiarate le ostilità.
Circa l'impiego della flotta ausiliaria dichiara che nonba mai considerato il problema all'info ori dell'Adriatico e che quindi per ora non è in grado di precisare se e in quale mi-