Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA-UNGHERIA RELAZIONI MARITTIME CON L'ITALIA 1913
anno <1965>   pagina <505>
immagine non disponibile

La convenzione navale itah-austro-germanica del 1913 505
Le sedute seguenti furono presiedute dal cornanti. Gicoli. In quella del giorno dopo, mercoledì 4 giugno, si procedette alla correzione o sosti­tuzione degli articoli della convenzione del 1900, ed alla redazione, sotto il titolo di Allegato A, del nuovo testo.
H 6 giugno venne trattata l'assegnazione di ufficiali di marina allo S. IVI. del Comando supremo e la composizione dello stesso; il 7 giugno la composizione delle singole squadre (con la redazione di apposito specchio); '> il 9 si iniziò la discussione sul piano di guerra; l'I 1 si trattò dèi rifornimento delle navi e delle basi; il 13 della difesa dell'Adriatico; il 14 degli attacchi contro i convogli francesi dall'Algeria; il 16 della repressione del commercio nemico e del prelevamento di navi mercantili delle nazioni alleate per speciali impieghi durante la guerra.
Nelle quattro sedute conclusive (dalla decima alla tredicesima: 17, 18, 20 e 23 giugno), oltre alla discussione di questioni di dettàglio, si procedette alla lettura dei verbali e si concordò la procedura per la stipu­lazione definitiva, la firma è la ratifica degli accordi. Il lunedi 23 grugno, pertanto, la nuova Convenzione navale poteva direi varata. 2)
Nei due mesi successivi, in seguito ad uno scambio di Corrispondènza tra i tre S. M., vennèfo apportate al testo concordato alcune lievi modifi­che, tendenti a mantenere intatto il carattere di segretezza che il documento avrebbe dovuto conservare anche in avvenire, e a lasciare all'Italia mano
*) Con piccole modifiche rispetto alle proposte italiane: per le unità italiane, venivano aggiunti altri due esploratoti (Agordai è Coatit); alla prima divisione austriaca veniva aggiunto il Prins Eugen, e gli incrociatori etano raggruppati in due divisioni, la prima co­stituita dal St. Georg e dal Kaiser Karl VI, la seconda da Spaun, fielgoland. Salda e Novara; le navi tedesche venivano a formare una divisione incrociatóri, alle dirette dipendenze del Comandante supremo, forte di quattro unità, Goebcn, Strassburg, Breslau e Dresden. Cosi la flotta alleata assumeva la consistenza di 18 grosse e medie unità italiane, oltre 5 esploratori e 88 caccia; 14 grosse e medie unità austriache, più 4 esploratori e 30 caccia; 4 medie unità moderne tedesche, una delle quali di 23.000 tomi., il Goeben, era uno dei pia moderni e veloci incrociatori corazzati presentii nel Mediterraneo. Per la difesa dell'Adria­tico venivano destinate, da parte dell'Italia, 4 navi, 2 incrociatori e 6 caccia; da parte del­l'Austria, 5 navi, 3 incrociatori, 12 torpediniere d'alto more; oltre a naviglio minore: si trattava di Vecchie e vecchissime unità. La Germania destinava alla difesa dell'Adriatico navi-scuola ed incrociatori antiquati che fossero per avventura presenti in Mediterraneo centrale allò scoppio delle ostilità.
2) Cfr. i verbali completi della conferenza in AMR, cari. 295/1, fase C. N. 8 (testo tedesco) e C. N. 9 (testo italiano). Il 27 giugno il Capo di S. M della Marina comunicava al gen* Brasati, aiutante di campo del re, a San Rossore: Conferenza Vienna terminata con esito soddisfacente. Raggiunta complèto accordo su tutti i punti. Comandante Conz ritornato portando testo della convenzione già compilato per ora senza carattereimpegna­tivo. Esso rispecchia puntò di vista italiano e richiede soltanto qualche liève ritocco; Per renderlo esecutivo occorre sanzione di massima dei rispettivi sovrani senza loro firma. Onesta ultima deve essere apposta soltanto dalle autorità navali responsabili dopo otte* onta sovrana autorizzazione . Analogo telegramma al geo. Pollio, capo di S. M. generale, della stessa data, in AMR, enrt. 296/1.