Rassegna storica del Risorgimento

OROBONI ANTONIO FORTUNATO
anno <1965>   pagina <529>
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Nuovi documenti su Antonio Fortunato Oroboni 529
Nel giorno poi 13 giugno di cadami anno farà celebrare un Uffizio di Requie per l'anima del povero mio figlio Antonio-Fortunato-Gaetano-Romano, morto in tal giorno nell'anno ultimo decorso. E nel giorno 13 luglio di ciascun anno farà celebrare un Uffizio simile in sunraggio dell'anima della dell'unta mia moglie Antonia Manfrcdini.
Anche questi due Uffizi saranno celebrati nella mia chiesetta. Lo obbligo della celebrazione di queste Messe settimanali e delli due Uffizi anniversari si estenderà anche alti discendenti dalia detta mia figlia ed alli successori della medesima in perpetuo.
Mancando essa o li di lei successori di far celebrare le suddette Messe ed Uf­fizi, la proprietà di questa casa con le annesse adiacenze e terra che la circonda, passerà in potere delli amatissimi miei cugini Don Nicolò Canonico, e Giovanni fratelli Angeli e successori dei medesimi con li stessi obblighi della Messa Betti-manale e della due Uffizi anniversari.
Nel caso poi che li predetti miei cugini Angeli non volessero assumere que­sto impegno, io li autorizzo di investire dei loro diritti quella persona o famiglia che ad essi sarà benevisa, pregandoli per altro a titolo di carità di sorvegliarla perchè venga fedelmente eseguito quanto viene da me ordinato, incaricando di questa sorveglianza anche il Rev.mo Farrocco Pro-tempore.
Erede poi usufruttuaria della metà di mia facoltà, dedotto quanto ho di sopra disposto, istituisco l'amatissima mia sorella Elisabetta, dopo la di cui morte l'usufrutto stesso passerà all'antedetta mia figlia.
Erede proprietaria di questa metà di mia facoltà istituisco l'amatissima mia Nipote Marianna figlia di mia figlia, la quale assumerà il nome della mia famiglia aggiungendolo al proprio e si chiamerà RoncaliOroboni, qua! nome Oroboni passerà alli di lei figli e successori.
Ordino a mia figlia suddetta di imputare nella sua legittima tutto quello e quanto ho ad essa costituito in dote all'epoca del di Lei matrimonio, rap­porto al mio fincrale incarico la mia erede usufruttuaria di farlo fare senza alcuna pompa, dentro però i limiti della decenza conveniente al mio stato, con l'intervento dei soli sacerdoti di questa parrocchia, li quali celebreranno la S. Messa in sunraggio dell'anima mia.
Io desidero di essere sepolto nella mia Chiesetta e nella tomba della mia famiglia, dove riposano le ceneri della defunta mia moglie e però incarico la mia erede usufruttuaria di impetrare dallo I. R. Governo Generale di Venezia la necessaria autorizzazione nel caso che io non l'avessi preventivamente ottenuta. Dichiaro di essere devenuto a questa mia testamentaria disposizione con serietà, riflessione, Ubero da violenza, da inganno e da errore essenziale.
Dichiaro parimenti di averla letta con tutta ponderazione e perciò la con­fermo in tutte le sue parti e la sottoscrivo unitamente alli testimoni alli quali ho significato che questa contiene la decisa mia volontà.
Siccome poi questo testamento occupa due fogli, cosi viene sottoscritto in cadaun foglio; dopo di che ho fatto assicurare li fogli stessi con un filo rosso doppio, le estremità del quale sono fermate con cera-spagna rossa munita di un sigillo portante la impressione del mio stemma gentilizio.
Antonio Oroboui questa la mia ultima disposizione testamentaria.
D. Gio. Maria Sedendo fui testimonio dell'ultima volontà del Nob. Antonio Oroboni.