Rassegna storica del Risorgimento
FARINI LUIGI CARLO
anno
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1965
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pagina
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532
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532
Romolo Comandlni
impegnato a svolgere la sua attività di medico a favore delle popolazioni di Montescudo e della frazione di Albereto; ma per rimpinguare le magre risorse, non rifiutò di assumere in via provvisoria anehe le condotte dei finitimi Sasso Feltrio e Monte Colombo.
TI 2 luglio 1834 nasceva il futuro presidente della Camera e del Senato, e l'onore di presentarlo l'indomani al fonte battesimale era riservato al capo della magistratura, il rammentato Domenico Antonio Micheletti. Nomi prescelti: Francesco Domenico Antonio Raffaele. I biografi fanno regolarmente rilevare che il secondo e il terzo nome coincidono con quelli dello zio patriota, che amava riamato il promettente nipote; ma caso voleva che coincidessero anche con quelli del padrino e della moglie di lui, Francesca; sicché la scelta del Farmi fu tale, da arrecar soddisfazione al congiunto lontano e agli amici vicini.1* Di questo comparaggio si sentirà sempre compiaciuto il Micheletti, e nelle lettere che gli accadrà di scrivere al Farmi, partito da tempo da Monte-scudo, non mancherà mai di qualificarlo e qualificarsi compare e di inviare il suo saluto alla signora comare; a sua volta il figlioccio sarà ricordato con le più delicate espressioni: darà un bacìo per me al caro santoline , mi spiace moltissimo di sentire che il caro santoline stia male; ma spero che si guarirà , datemi le vostre buone notizie, che mi sarà (sic) gratissime, non che quelle del caro santolino , <c compiacetevi di riverirmi tanto ... il santolino .2)
Ma l'atmosfera serena dei primi mesi di soggiorno montesoudolese non è destinata a durare a lungo, e i guai cominciano presto. La magistratura aveva aperto durante l'estate del 1834 il concorso per l'assegnazione definitiva, della condotta medica, ed anche Luigi Carlo Farini vi aveva partecipato, fiducioso che la benevolenza popolare da cui era circondato avesse cooperato a far dimenticare in alto loco i suoi trascorsi liberali. Vana illusione ! Quando le autorità, secondo la prassi, fanno giungere a Montescudo l'elenco di coloro che possono legittimamente concorrere, il nome del Farini non vi risulta.
II priore Micheletti e gli anziani tutti non riescono a rassegnarsi di fronte al sopruso, e chiedono per via gerarchica i chiarimenti del caso. I quali non tardano a venire. Il Messedaglia e lo Zama3) nari ano nei particolari l'amara vicenda, che si protrae per alcuni mesi, dall'agosto al novembre 1834. Noi ci limiteremo a riferire il testo di una lettera del prolegato Paninoci de' Calboli al
dello stesso anno: Questi co-monisti conservano per voi grandissima benevolenza, sebbene siano scaduti sci anni e più da che gli avete abbandonati . Egli era solito sotto? scrivere le sue lettere premettendo al cognome ora l'iniziale di un solo nome: D(omenico)t ora quelle di entrambi: D(omcnico) A(ntonio); per questa ragione negli indici dell'in-ventarìo delle Carte Farini, magistralmente curato da G. CORTESI, a p. XX è ricordato Micheletti D., e a p. XXXIII, Micheletti D. A. ma si tratta evidentemente della stessa persona.
1) A p. 454 del libro dei battesimi della parrocchia di S. Biagio di Montescudo, al n. 2352, trovasi il seguente atto: Die 3 Iulii 1834. Frnn.cus Dominieus Antonius Raphael, f.s Exee. Doctoris Fisici Aloysii Farina (sic), et D.ae Genovephae Cassimi coniugarli, beri nati, a me inf.to baptdgatus est. Fatrinus l'uii D.s Dominieus Antonius Micheletti. Omnes de bae plebe. Ita est . Crescentinus Vignoli Cap.s Ecc.ae
2) Dalle lettere di D. A. Micheletti a L. C Farini, giacenti inedite alla Classeuse, inventariate da G. Cortesi coi numeri compresi tra il 2268 e il 2276.
>) A. MKSSEDACMA, op, eh., p. 46 sgg. o P. ZAMA, op. ar., p. 66 sgg.