Rassegna storica del Risorgimento

FARINI LUIGI CARLO
anno <1965>   pagina <542>
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Romolo Comandìni
H tono e l'atteggiamento che i preti modenesi assumevano nel combattete i loro avversari orano quelli del orociato che combatte prò aris et focis. In altri campi persone rispettabilissime (si consideri solamente quanto seppero fare per l'istruzione popolare e per la rieducazione dei sordo-muti !), non risparmiavano colpi per demolire, con le idee, anche la persona dell'avversario. Ne seppe qualcosa il giovane prete ximinesc don Alessandro Berardi, allorché nel 1831, anticipa do di decenni le tesi dei Liverani e dei Pussaglia, azzardò proporre che, per il bene della Chiesa, i papi rinunciassero spontaneamente al potere temporale. Le Memo-rie di Religione baraldiane, ancora una volta sollecitate dagli zelanti del trono e dell'altare dimoranti in Romagna, aggredirono con tale acre veemenza il malca­pitato, che, malandato in salute qua! era, non potè sopportare il colpo e ne mori. Il disagio del poverino negli ultimi mesi di vita era stato aggravato anche dall'in­tervento del già rammentato mons. Gentilini (succeduto nel frattempo al bonario mons. Zollio, che per don Sandrino com'era solito chiamarlo aveva una particolare simpatia), che pretese dal Berardi una formale ritrattazione delle sue asserzioni antitemporaliste, a quasi due anni di distanza da che erano state rese pubbliche per le stampe col l'acquiescenza condiscendente del predecessore. l)
i-imi. tali da oltrepassare x limiti della legittima polemica tra sostenitori di tesi diverse. Che gli stessi polemisti modenesi si fossero resi conto del tono poco caritatevole assunto dalle loro diatribe a difesa del presanto vero, lo si deduce anche dal fatto che don Severino Fabriani, iniziando le sue Osservazioni sulla proposiziono del Signor Bufalini intorno alla forza vitale, considerata come forza secondaria della materia, sente il bisogno di scusarsi in anticipo, citando il petrarchesco: Io parlo per ver dire non per odio d'altrui, né per disprezzo ! 'Memorie, cit., T. XI, 1827, p. 137). Il Fabriani, uomo di una mitezza ecce­zionale, fondatore di istituzioni caritative ed educative tuttora fiorenti a Modena, passò davvero i limiti, accusando il Bufalini, che allora era solo una grande promessa della medicina, di ateismo. Eduardo Fabbri in quella circostanza ebbe uno scatto d'indigna­zione contro F. Orioli e G. Tom m asini, professori nello Studio di Bologna, perche non insorsero in difesa del medico cesenate quando fa gridato ateo e materialista da un indegnissimo pretocolo modenese (eh*. U. DE MARIA, op. cit., p. 140). Ma quel che non ebbero il coraggio di fare due insigni uomini di scienza, lo fece, sollecitato solo dalla sua coscienza di cristiano e uomo libero, un giovane prete rinùnese, don Alessandro Berardi (18011833), pubblicando presso il Nobili di Pesaro nello stesso 1827 la sua Apologia al Chiarissimo Professore Maurizio Bufalini. Le Memorie di Religione, che in pressoché tutti fascicoli del '27 avevano accolto parecchi contributi concernenti le dottrine bufali-niane, intervengono nel '28 con una Lettera di D. Piero Cavedani Sacerdote di Modena a D. Alessandro Berardi Sacerdote di Rimini, con In quale il Cavedoni, violino di spalla del Bar aldi, fa proprie le tesi del Fabriani, per battere in breccia quelle del Bufalini e del suo apologeta Berardi (Memorie di Religione cit., T. XIII, 1828, pp. 99208).
J) Don Berardi nel marzo del 1831 aveva pubblicato presso Marsoner e Grandi di Rimi/ii, anonima, una Lettera di un sacerdote deWEmiliasugli avvenimenti politici dello Stato Pontificio del Febbraio 1831. L'anonimato in una citta pettegola come Rimini non era destinato a durare a lungo, e la notizia, more solito, era giunta a Modena, dove don Pietro Cavedoni si affrettò a confutare 85 pagine contro 12 la affermazioni del Be­rardi con una Risposta al sacerdote dell'Emilia che stampò in Rimino una lettera su gli av­venimenti politici nello Stato Pontificio nel febbraio MDCCCXXXI. Àncora una volta erano stati gli avversari Ideologici del Berardi a provocare questa risposta, che apparve nel T. XVIII, a, 1832, delle Memorie di Religione cit, pp, 579-664.
Notizie particolareggiote ralla tragedia di don Berardi ci sono Btate comunicate da Angelo Scalpellini, un eoi saggio dedicato a Don Alessandro Berardi patriota riminogli comparirà nel voi, XIII dogli Studi Romagnoli di prossima pubblicazione.