Rassegna storica del Risorgimento

FARINI LUIGI CARLO
anno <1965>   pagina <553>
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L. C. Farini medico condotto e traduttore di S. Agostino 553
glioni (il futuro Pio Vili) gerisse da Cesena al Corbucci, per manifestargli la sua riconoscenza per un corso di missioni dettato a Longiano:
Molto Reverendo Signore Cesena, 15 maggio 1818
Di grandissima consolazione mi è slata il sentire che le apostoliche fatiche impiegato con tanto zelo e carità da V. S. M.to R.da e dal Sig.re D. Vitate e Sig.re Curato suoi compagni nella Missione di Longiano, abbiano prodotto un bene così copioso* onde le ne sono veramente tenuto, e vorrei potermi esprimere quanto pro­vo dì conforto e di sentimento il più grato allo zelo santo e prudente che lo fa operare sopra le forze ordinarie. Sono in pena, che la soverchia fatica non le abbia portato gualche stanchezza; onde io la pregherò di aversi riguardo e riposarsi, acciò poi raccolga e nuove vittorie contro i nemici del Nostro Signor Gesù Cristo, e molti altri cumuli di meriti e di grazie in bene di altre popolazioni. Le mie obbligasioni per Lei e Soci saranno perpetue, e vorrei poterla servire dove potessi. Amerò che a suo comodo la di Lei carità mi suggerisse quel che potrebbe e dovrebbe farsi a vantaggio della stabilità del frutto presente; e intanto bramandole di cuore da Dio ogni bene, con i più cordiali complimenti al Sig.re Fratello e Sig.re Curato, ho il piacere di dichiararmi
Di V. S. M.to R.da Af.mo di cuore
F. S. Card. Castiglioni
Sig.re Arciprete D. Benedetto Colbucci (sic)
Rimini '*
Il Corbucci fu in amicizia con il cardinal Gabriele Ferretti (1795-1860), il quale, dopo essersi dedicato alla predicazione, percorse tutti i gradi della gerarchia (vescovo di Rieti, arcivescovo di Fermo, vescovo suburbicario di Sabina) e disimpegnò tutte le funzioni della carriera prelatizia (nunzio a Napoli, cardinale, segretario di Stato, legato a Ravenna, penitenziere maggiore). E in tutte le funzioni ricoperte incontrò assai spesso guai piccoli e grandi, perchè soleva prendere di petto le questioni che intendeva risolvere, insofferente delle remore che i prudenti ponevano sul suo cammino, onde bloccare o rallentare le sue iniziative. Si ricorderà che fratello del porporato era Pietro Ferrétti (1790-1858), che, uomo di parte liberale, svolse nel 1831 importanti compiti a vantaggio della città di Ancona, proprio nell'epoca in cui Gabriele, vescovo di Rieti, organizzava la difesa della città contro la Vanguardia del generale Scr-cognani. Ma nei sei mesi in cui il cardinal Ferretti u segretario di Stato (luglio 1847-gennaio '48), i due fratelli si trovarono dalla stessa parte della barricata.
Due lettere possediamo del Ferretti al Corbucci, l'una del dicembre 1824, allorché non aveva avuto inizio il suo cursus honorum ed egli era semplice canonico latcrancnso; l'altra del gennaio 1838, quando, già arcivescovo di Formo, era prossimo a ricevere la porpora Ecoou tostu di quest'ultima, da cui traspara l'affetto per l'antico compagno di fatiche apostoliche:
*) Autografo in nostro posscso.