Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA RELAZIONI CON LA GRAN BRETAGNA 1859; GRAN BRETAGNA RELA
anno <1965>   pagina <561>
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La questione italiana nei rapporti anglo-austriaci del 1859 561
sarebbero tenuti in considerazione né durante nò dopo la guerra, cbe finirebbe col rovinare anche la prosperità economica del paese. Per frenare le ambizioni di in­grandimento di Torino, Maka.esb.iu-y le fa anche notare che una eventuale fusione della Lombardia col Piemonte non avrebbe esito felice per le gelosie nazionali che si erano manifestate già nel 1848. Egli esorta quindi il governo sardo ad astenersi da ogni atto che possa inasprire le animosità che sfortunatamente esistono tra i governi autriaco e francese .*)
A scoprire le vere ragioni di queste animosità egli ai preoccupa in un nuovo colloquio con Apponyi. Questi, dopo aver deplorato la nuova politica francese nei Balcani, cosi contraria alla comune linea favorevole alla Turchia, seguita durante l'ultima guerra, accusa Napoleone di altrettanta incoerenza nel suo atteggiamento di fronte all'Italia:
Après avoir combottu la revolution, détruìt la répubtique romaine et rétabli le Souverain Pontife sur un tròno que les bayonettes frangaises continuent àprotéger, nous le voyons maintenant jlatter les utopies des révolutionnaires de la Péninsule, encowager la doctrine des nationalités et les chimères d'une unite italienne qui ria januds exvsté, surexciler en un mot toutes les muuvaises passions. N7estilpas évi-dent pour tout le monde que Veffervescence qui règne en ce moment en Lombardie et dans oVautres parties de VItalie, les folles espérances qrion y entretient, soni iaàquement l'oeuvre de Vagitation prodotte par la condiate de la Franco ? .
La stessa politica della Sardegna, da tempo cosi ostile all'Austria, ha as­sunto importanza, secondo Apponyi, solo da quando la Francia le si dimostra apertamente favorevole
Quanto alla Francia prosegue l'ambasciatore con una certa vivacità quali motivi di rancore potrebbe avere contro l'Austria se non la scrupolosa osservanza, da parte di questa, dei trattati del 1856 e 1815 in Italia?
Nous sommes une Puissance italienne egli dichiara , nolre devoir uit-tant que notre intSrSt exigent que nous ayons Todi ouvert sur les mauvais desseins que semole nourrir VEmpereur des Frangais, que nous tàchions de prevenir par tous les moyens en notre pouvoir une conflagration en Italie qui, en atteignant les domaines de VEmpereur, meitrait en perii ce qui nous appartieni et ce que nous comptons défendre à outrance .
Apponyi aggiunge nel suo rapporto che Malmesbury non ha trovato argo­mento da ribattere alle sue considerazioni e il suo atteggiamento rivelava che gli dava ragione.2)
Poco dopo, in un lungo dispaccio a Lord Loftus, suo ambasciatore a Vienna, il ministro degli esteri inglese, riferendosi ai colloquio avuto con Apponyi, ri-
?9 Malmesbury a Hudson, 12 gennaio. In: Le relazioni diplomatiche fra la Gran Bre­tagna e il Regno di Sardegna, a cura di G. GLAIUIIZZO, Roma, 1962, voi. VI. pp. 321-322,
*) Apponyi a Buoi, 12 gennaio, rapp. N. 4B. SA. Meno reticente che nel colloquio con Apponyi, Malmeabory nelle sue Memorie non si rivela tanto d'accordo con la linea di con­dotta seguita dall'Austria, e poco convinto delle capacità del suo ministro degli estori: La Autriche montre une inconcevnble Iégareté, entouréo un'elle est d'ennenùa sur toutes scs iVonii(-.-i'~; mais qu'attendre de Buoi?. E aggiunge sinceramente: Je ne me aoueie ni de l'Autrichc, ni de la Frane*, xnais nous sommes rcaolus. Lord Derby et moi, à tout mire pour empèeher nne guerra qui deVorera cent mille vies hnmoines et desolerà Ics plus belles regioni de l'Europe, Ma esprit est tout entier concentré sur cet objct , op. eh., p, 277.