Rassegna storica del Risorgimento
AUSTRIA RELAZIONI CON LA GRAN BRETAGNA 1859; GRAN BRETAGNA RELA
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Magda Jtiszay
torna ancora sull'argomento dei contrasti austro-francesi. Protestando che il suo gabinetto non intende ingerirsi negli affari interni dell'Austria, ma e guidato unicamente dal desiderio della di lei prosperità as one of the niost important inembers of the Europcan faiuily of States, and as one of Her Majesty's most aucient allies , offre i buoni uffizi dell'Inghilterra per promuovere una migliore intesa tra Vienna e Parigi. Come già quando si rivolgeva al governo francese, Malmesbury cerca di minimizzare le ragioni di disaccordo tra le due potenze attribuendole alla mancanza di comprensione per i punti di vista dell'altra parte, ad un'eccessiva suscettibilità e al tenace rifiuto di venire ad un compromesso. Dopo aver prospettato i danni, materiali e morali, che una guerra, anche se vittoriosa, verrebbe a recare all'Impero austriaco, egli esorta il governo di Vienna a seguire, nella sua politica italiana, una via che possa conciliargli il consenso dell'opinione pubblica. A questo punto, ritiene opportuno aggiungere un serio avvertimento: le simpatie naturali del pubblico inglese per la nazionalità italiana potranno non assumere il carattere di un intervento attivo contro l'Austria purché questa non si metta dalla parte del torto aggredendo la Francia o la Sardegna, o o fi rendo un pretesto plausibile alla guerra. Il richiamo all'influenza dell'opinione pubblica inglese non serve, quindi, più, come nei colloquio con Apponyi, solo a giustificare la neutralità dell'Inghilterra, ma anche a far ammettere una sua eventuale presa di posizione attiva a favore della causa italiana.
La giusta via da seguire, egli suggerisce, sia nell'interesse comune dell'Austria e della Francia, sia per il bene del popolo italiano sarebbe un accordo di queste due potenze e unire i loro sforzi per trovare i mezzi di migliorare the present unhappy state of affair* che innegabilmente regna in Italia. U governo inglese, che si rende eonto del giusto malcontento dovuto alla cattiva amministrazione e e sympathizing, as they uuquestiouably do, with the sufferings of the Italian people , si offre ad appoggiare le proposte di riforme nel!'Italia centrale che Francia e Austria dovrebbero avanzare. Ma il primo passo dovrebbe essere il ritiro delle loro truppe dallo Stato pontificio, dove la situazione e diventata intollerabile.
Nel suo sforzo di salvare la pace il ministro inglese va anche più oltre: fautore convinto dei trattati del 1815, egli ora ammette perfino modifiche nello assetto territoriale della penisola, se atte a promuovere questo fine. '>
La reazione austriaca ai suggerimenti inglesi è, in sostanza, un cortese, ma risoluto rifiuto. Vienna, anche di fronte alla minaccia del conflitto armato e al rischio di scontentare Londra, rimane ferma nella rigida posizione dei suoi pretesi diritti legali in Italia,2) Buoi dichiara a Loftus che considera molto pericolosa e sovversiva lei trattati la proposta inglese di eventuali cambiamenti
]) MalnicRbury a Loftus, 12 gennaio, OC, pp. 9-12.
2J Già precedentemente Buoi aveva ripetutamente dichiarato che era decisione incrollabile dell'Impero di... difendere, se occorra, lo armi alla mano, i diritti acquisiti .<) possessi territoriali consacrai i dai trattati, che formano la base del sistema europeo e he le suddivisioni territoriali sono garantite dai trattati; noi nou ne faremo mai oggetto di accordi per via di negoziati . Buoi a Hubner, 19 aprile 1858 e 11 dicembre 1858, in JIlfB.vKn, op. cii., pp, 517 e 614.