Rassegna storica del Risorgimento
AUSTRIA RELAZIONI CON LA GRAN BRETAGNA 1859; GRAN BRETAGNA RELA
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1965
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La questione italiana nei rapporti anglo-austriaci del 1859 563
territoriali nell'Italia centrale 1) ed esprime, per mezzo di Apponyi, la sua sorpresa di veder avanzata una simile ipotesi dal governo inglese, rifiutando dì prenderla in considerazione. Del resto, osserva Apponyi, cercando di far presa sulla sensibilità inglese con un accenno alle mire egemoniche di Napoleone simili a quelle dello zio, nna concessione territoriale darebbe il via all'imperatore francese per tentare un rimaneggiamento totale della carta d'Europa; soluzione che certo l'Inghilterra non può desiderare. Il gabinetto imperiale continua il diplomatico non trova realizzabile un'intesa con la Francia per regolare la questione italiana e attuare delle riforme:
La posìlion de droit que nous occupons en Italie est trop differente de celle de la Franco, les prineipes de notre politique sont trop diamétralement opposte, enfin la skuation agì tèe du moment rend impossible pour le présent des réformes qui seraient peutStre applicables dans une epoque tranquille. D'ailleurs aucune Ouverture ne nous a étéfaite à ce sujet et nous ne sommes pas dans le cas de pren-dre IHnitiative, Il y a 10 ans, la manie de réformes précipitées et peu adaptées au genie de la nation7 a conduit VItalie à deux doigts de sa perle. Vouloir aujouroVhui entrer dans la inème voie, ce seredt amener immanquablement les mèmes effets .
L'Inghilterra ha raccomandato all'Austria di non fornire alcun pretesto alla Francia di aggredirla in Italia, e Vienna replica:
Le moyen d'obvier à cotte eventualità désostreuse est selon le Cte Buoi, d'em-pécher d'abord le Piémont d'exercer sane relache une action de plus en plus irritante et provocante sur des populations étrangères doni la grande majorité ne demanderai! pas mieux que de vivrò en paix, et ri'est minimement avide de boul-versements ,2)
L'altro mezzo efficace per impedire l'aggressione francese, suggerisce Buoi, sarebbe prospettare a Napoleone le gravi conseguenze cui si esporrebbe provocando un conflitto. Un linguaggio risoluto dell'Inghilterra che si riservasse piena libertà di azione nei riguardi dell'aggressore, varrebbe a frenare sia Torino, sia Parigi.3)
La questione della responsabilità per la guerra e per la tensione che sta per provocarla diventa l'argomento principale di cui si valgono i tre Stati interessati nelle loro trattative con l'Inghilterra. Per assicurarsi le simpatie delle potenze mediatrici, Inghilterra e Prussia, ognuno si preoccupa di evitare l'apparenza di essere l'aggressore nel conflitto, cercando di addossarne la colpa alla altra parte.4) Anche l'Austria ritiene opportuno manifestare le sue intenzioni pacifiche e giustificare l'invio di nuove forze militari in Lombardia con l'atteggiamento bellicoso della Sardegna e con le agitazioni verificatesi in quel periodo
1) Lofttis a Malmeslrary, 20 gennaio, OC, p. 3L E Malmesbury commenta un po' sarcasticamente in una lettera a Cowley (26 gennaio): Buoi a reca nos consci! d'un air fort grinchciix et je croi* trae nous n'avous rien de mieux a faire qn'à nous croiser les bras cornine de gens enti, après avoir vaincinent essayc dYinpéclier dee fous de com-mettre des extravagances, les abandonneut uvee regret leur sort . MALMESSI* KY, op. di., p. 279.
2) Apponvi a Mulmcsbury, particolare, 25 gennaio (minuta autografa), ABN.
3) Loftns a Malmesburyt 20 gennaio, cit.
*) F. VALSECCHI, La mudiusiane europea e la definizione dell'aggressore alla vigilia della guerra del 1859, Roma, 1938.