Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA RELAZIONI CON LA GRAN BRETAGNA 1859; GRAN BRETAGNA RELA
anno <1965>   pagina <569>
immagine non disponibile

La questione italiana nei rapporti anglo-austriaci del 1859 569
j menti sarcastici1) questi ha tenuto un langage plus que rcacrvfi , facendo dipendere gli sviluppi della situazione dalle decisioni di Napoleone III.
Si fé dettine bien ses dispositions riferisce Apponyi quoique il se soft bien gardé de me les exprimert il nous donne raison en principe, mais il désire plus quHl rfespére. que nous sacrifierons quel que chose de notre bon droit au mai.n-tien de la paix. La considerati on qu'une pareìlle politique ne ferali que nous affai-blir moralement et ne retarderait que momentanément les chances de guerre, parati toucher peu le Principal Secrétaire d'État, qui trouve que gagner du temps c'est beaueoup gagner dans Vintèrfit de VAngleterre et surto ut, peut-ètre, dans celai du Cabinet Ànglois dont la posinoti parlementaire est si gravement menacée en ce moment .
Gowley arrivò a Parigi il 16 marzo, e il 18 il ministro degli esteri inglese convocò Apponyi per comunicargli che, nel suo incontro con l'ambasciatore britannico, Napoleone aveva esposto l'idea di un congresso delle cinque grandi Potenze per uscire dalla situazione difficile e pericolosa per tutti J*) Il con­gresso proposto poi ufficialmente dalla Russia doveva trattare le questioni che già avevano formato l'oggetto della missione Gowley; se l'Austria accettava. Napoleone si sarebbe impegnato a convincere la Sardegna a disarmare. Non sarebbe stata toccata la questione dei possessi territoriali austrìaci in Italia. A questo punto Apponyi replicò che ciò s'intendeva da sé, ma l'Austria esigeva la stessa assicurazione anche per l'integrità territoriale di tutti i sovrani italiani. Al che Mahneabury rispose imbarazzato che ciò non era compreso nelle proposte napoleoniche, ma che, comunque, faceva parte dei trattati di Vienna, e perciò sarebbe ugualmente stato escluso dal congresso. Secondo Gowley. Napoleone gli avrebbe detto che la riunione delle Potenze gli sembrava l'unica soluzione pacifica possibile: in tal modo egli si sarebbe disimpegnato di fronte all'Italia.3) Malmesbury, facendo notare che Napoleone cercava solo una retraite honora-ble , raccomandava caldamente al governo di Vienna di non respingere questa ultima offerta di paceV
*)i Kea minuta autografa del suo rapporto del 16 marzo, N. 22 A-D conservata tra le sue carte (ABIQ-si trova quest'osservazione, non trascritta nella bella copia: Sa Seigneurie est peu communicative de sa nature et meme la gravite des circonstanccs acfcuel-les ne le fiait pas sortir de son apathie et de sa somnolence habitueìle. Ces deux quali-tea me paraissent ntme aller en augmentant. Il est possible qu'il alt des idécs, mais on ne s'en tlouterait guèrc; en tout cas il a bien soin de ne pas le Iaisser parature .
s) La prima proposta del congresso viene dalla Russia. (Telegr. Hudson a Mnlmcs-bury, 21 marzo, GiAtmtzzo, Le relazioni diplomatiche ecc.,. eh., p. 401).
3) te-Si j'obtiens cela a dit l'Empereui! a Lord Cowley , j'aurni rempli mes en* gagements; on ne pourra pas dire quo je n'aie pas fait pour l'Italie tout ce mie j'ai pò; cor enfio je ne pub pas bitter cantre l'Europe tonte entière , Apponyi a Buoi, 21 marzo, N. 25 A SA. Per convincere Cavour, Napolcono usa argomenta alquanto diversi: egli è accasato dice di cercare un pretesto per la guerra, il congresso e quindi un .espediente necessario: o condurra a risaltati positivi per l'Italia o, se l'Aa-stria rifiuterà, ai verrà alla guerra con l'appoggio dell'Inghilterra e della Russia. Nupo-leone a Cavour, 23 marzo, Carteggio Cuvour-Nigrtt, ri. 352y v. VAtSBceiir, op. cu., p. 44.
*) Apponyi a Buoi, 21 marzo cit. e suo rapp. telegrafico cifrato del 18 stesso mese SA.