Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA RELAZIONI CON LA GRAN BRETAGNA 1859; GRAN BRETAGNA RELA
anno <1965>   pagina <571>
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La questione italiana nei rapporti anglo-austriaci del 1859 571
riluttanza del suo governo, quasi presagendo profeticamente gli avvenimenti di qualche mese dopo:
Supposons que nous aurions modìfié nos traitùs dans le sens sus indiqué. Un mouvement revoluti annui re èclateruit dans /'un des Duchés; le Gouvernement, qui ne pourrait plus compier sur les secours de /'Autriche, serait renversé et un Gouvernement provisoire Stabli; une assemblée populaìre serait convoquée et cel­leci décreterait la réunion du DuchS au Piémont qui accepterait cette incorpora­tion. Devrìonsnous assister l'arme, au- bras à un pareil événement uniquement parco que la Sardaigne n'aurait pas envahi le Duché à main armèe et qru'ostensi-blcment //<> ne serait pour rien dans Vinsurrection qui aurait amene ce change-ment de dynastie? Il me parait indispensable d'obvier à de pareilles évenlualités* par une garantie du muinlien des dynasties régnantes et cela d'autant plus que VAutriche a à Pégard de la Toscane et de Modène des droits de rcversibiUté qiCelle a le devoir de sauvegarder .
Tali riserve dell'Austria, che rendono dubbi fin dall'inizio i risultati del congresso, e le condizioni pesanti da cui essa fa dipendere la sua adesione non sembrano, però, scoraggiare i dirigenti inglesi: Apponyi almeno crede di poter registrare con soddisfazione l'impressione favorevole prodotta a Londra dalle disposizioni concilianti del governo imperiale. ) Il quale, poco dopo, ag­giunge nuove pretese alle condizioni già poste: una prova, da parte della Sarde-gna. di rispettare le circoscrizioni territoriali e i trattati conclusi con l'Austria, tra cui quello d'estradizione dei disertori. Con i disertori e profughi provenienti da altre regioni d'Italia il Piemonte aveva formato corpi volontari: l'Austria insiste per lo scioglimento di quei corpi, ma le sue condizioni sembrano a Mal-mesbury nuove difficoltà che ostacolano l'accordo sul congresso.2) Egli cercherà anche in seguito di far cambiare idea a Vienna su questo punto, sostenendo che i 56000 volontari, sbandati, avrebbero creato disordini, mentre riuniti in ca­serma erano inoffensivi.3)
Il ministro inglese nel suo colloquio con Apponyi aveva anche espresso i suoi timori circa le reazioni di Cavour all'idea del congresso: temeva un suo colpo di testa . Cavour, infatti, recatosi a Parigi il 26 marzo per conferire con Napoleone, dichiara di non poter accettare il disarmo se non sarà ammesso al congresso a parità di diritti con le cinque Potenze e se anche l'Austria non rir durra il suo esercito al piede del 1 gennaio.4)
Malmesbury in quei giorni si prodiga nell'opera di mediazione. Nella volu­minosa corrispondenza diplomatica che svolge con le parti direttamente inte­ressate e con le corti di Berlino e di Pietroburgo, formula e trasmette proposte e controproposte intese a conciliare i pareri opposti e, per vincere le riluttanze, preme sui governi austriaco, francese e sardo prospettando loro il rischio di alienarsi l'opinione pubblica europea e la grave responsabilità che comporte-rebbe un loro rifiuto con la conseguente rottura delle trattative e la guerra inevitabile. Col ministro sardo Emanuele d'Azeglio si rammarica per l'atteggia­mento de] suo governo attribuendone la diretta responsabilità a Cavour, e di-
?D Rapporto cit.
*) Apponyi a Buoi, 22 marzo, N. 26, SA. ') Apponyi a Buoi, 13 aprile, N. 37 A-* SA. *> Lw. op. cit., p. 40.