Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA RELAZIONI CON LA GRAN BRETAGNA 1859; GRAN BRETAGNA RELA
anno <1965>   pagina <572>
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572 Magda Jàssay
chiara che nessun governo in Inghilterra sarebbe disposto ad appoggiare la Sar­degna in una guerra contro l'Austria;1) a Vienna, invece, fa sapere ohe la condi­zione del disarmo preventivo sardo è irrealizzabile; propone invece il ritiro delle1 truppe austriache e sarde a 10 leghe dalla comune frontiera. Se l'Austria rifiuta­si attirerà la condanna dell'opinione pubblica.3) Alla Francia manda a dire che, ove essa rifiutasse di invitare hi Sardegna al disarmo, l'Inghilterra abbandone­rebbe l'opera di mediazione e addosserebbe la responsabilità di quanto avver­rebbe a chi ha rifiutato i suoi serviva amichevoli.3)
L'efficacia dell'opera di Malmesbury è ostacolata dalla crisi governativa provocata dal voto contrario della maggioranza della Camera nella Questione della riforma parlamentare, il 31 marzo. Si prevede la prossima caduta del ga­binetto Derby, e questo fatto toglie peso alle argomentazioni del suo ministro degli esteri. Anche Apponyi non manca di farlo notare a Vienna, qualificando il governo faiblc et impuissant e mancante di energia. Informa che, secondo il solito agente segreto, l'Austria non perderebbe con l'avvento al potere di Palmerston, il quale, pur non essendo filo-austriaco, ne riterrebbe indispensa­bile l'alleanza, sia per avere il suo appoggio in Oriente, sia per assicurare la sim­patia delta Germania.4) Palmerston avrebbe criticato la maniera famie et pen habile nella direzione degli affari esteri dell'Inghilterra. E Apponyi ri­conosce bensì che le Cabinet Derby a des principes et intenti ons plus correets, plus favorables à l'Autriche e trova che questa ha avantage à voir au pouvoir des hommes qui partagent et acceptent son point de vue et ses idées, plus que ne le ferait un Cabinet Uberai ; conclude, tuttavia, che al momento del­l'estremo pericolo Vienna troverebbe une initiative plus courageuse, un appui plus énergique et plus résolu dans Lord Palmerston.5)
Seuonchè nei primi giorni di aprile, mentre fervono le trattative per il con­gresso, la lotta per conquistare le simpatie dell'opinione pubblica inglese sem­bra segnare dei punti a favore della Sardegna. H Times, già severo critico della politica piemontese e fautore dell'Austria, pubblica articoli che sostengono la causa deE'indipendenza italiana. H mutamento di linguaggio è dovuto all'arrivo a Londra di Emanuele Merli ani, legato a Cavour e amico personale di Lord Qarendon; nei numerosi colloqui con gli esponenti della politica inglese egli è
1) Emanuele d'Azeglio a Cavour, 1 aprile, Gal, p. 287,
2) Malmesbury a Loftus, 4 aprile e 5 aprile, OC, p. 225 e 257; LEY, ojt. ciu, p. 44; VALSECCUI, op. eli,, p. 63.
) Malmesbury a Cowley, 13 aprile, CO, p. 293.
*) Appottyi a Buoi, 31 marzo, n. 32. SA; v. anche A. J. P. TAYLOR, Ettropean Me-dUitian and the Agreement of Villa/ranca, 1859, in The Englìsh Historìcal Reviato, 1936, voi, U, p. 54 nota.
*) Rapporto cifc. Dopo l'avvento al potere del gabinetto liberale di Palmerston, nel giugno successivo, Apponyi dovrà tuttavia ravvedersi. Scrìvendo a Rcchbcrg fa amare considerazioni sulle disposizioni dei nuovi governanti inglesi verso l'Austria, i quali in­tenderebbero costringerla a rinunciare alle sue province italiane raiuaceiaiidn, in caso di rifiuto, di intervenire alla guerra a fianco della Francia: rien de ce qui est hosiile à l'Au­triche ne m'fiUmnerait de la pari, dei deux nomine qui se trouvent à la tate du Gouver-nement Briuumique e ancora: Tout semblc conspirer contro nous, cor le Miniatóre Palmerston est une calamite à ajottter ù tout d'autres. Il l'ant nous attcndrc à tout do la part de ces gens là . (Ropp, del 18 giugno, N. 62 C e lettera particolare in stessa data, ABN).