Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA RELAZIONI CON LA GRAN BRETAGNA 1859; GRAN BRETAGNA RELA
anno <1965>   pagina <577>
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La questione italiana nei rapporti anglo-austriaci, del 1859 577
daini upon the support or sympathy of Englaud , conferma la decisione dcl-1* Inghilterra di mantenersi strettamente neutrale. E, dando prova di rara costanza, fa ancora un ultimo tentativo di salvare la pace: suggerisce alla Sardegna di agire secondo il 23 Protocollo di Parigi, del 1856, che prevede la possibilità di ricorrere nelle vertenze tra due Stati all'amichevole mediazione di una terza potenza.1) Egli scrive, pertanto, a Vienna offrendo la mediazione del suo paese in base ai punti della missione Cowley; intanto cerca di indurre il governo austriaco a sospendere i movimenti delle sue truppe in Italia. Ma Buoi è irremovibile: l'ordine emesso dall'imperatore non può essere revocato: egli non può scontentare l'opinione pubblica del suo paese che ha già sopportato troppo a lungo le continue provocazioni della Sardegna.2) Non respinge, tutta­via, l'offerta di mediazione e anche la Francia dà la sua adesione di massima, mentre ha già disposto per rinvio dei suoi primi contingenti militari a Genova. Ma il tentativo di Malmesbury, mentre gli eserciti sono già in marcia, è un'im­presa disperata che logicamente non può più salvare la situazione. Il 26 aprile viene consegnata agli Austriaci la risposta negativa di Cavour e la Francia di­chiara di considerare come casus belli il passaggio del Ticino da parte delle truppe austriache.3) Il 28 aprile Malmesbury propone alle due parti di fermare i loro eserciti per discutere la sua ultima proposta di disarmo, che viene respinta. Il 29 il gabinetto di Londra decide di abbandonare definitivamente ogni ulteriore azione di mediazione.4) Dedicherà in seguito la propria opera a localizzare la guerra; otterrà infatti, il non intervento della Prussia e degli altri Stati germanici. È Tunico risultato positivo che l'azione diplomatica del ministro degli esteri inglese possa registrare nell'interesse della pace, durante la crisi del 1859. Egli da parte sua è convinto di aver fatto quanto era possibile e attribuirà in se­guito la caduta, avvenuta l'I 1 giugno, del governo di cui fa parte al fatto che il paese non era sufficientemente informato sulla politica estera inglese in quel periodo,8)
.') Malmesbury a Loftus, 21 aprile, OC, p. 341, Malmesbury a Cowley, stessa data, p. 342. V. IIEARDER, op. cit., p. 55.
*) Loftus a Malmesbury, 22 aprile, OC, p.. 391. Nella sua risposta alla nota di protesta del l'Inghilterra Buoi rivela il vero motivo che ha indotto l'Austria a scegliere la decisione delle armi. Dopo avere un'ennesima volta ricapitolato le azioni delle quali la Sardegna si è resa colpevole nei suoi confronti, rivela che alla fine Torino, sicura dello appoggio di una potenza straniera, è arrivata a dichiarare ohe tutti i rimedi per mìglio-rare lo atato d'Italia non sono che palliativi finché l'Austria continua a possedere terri­tori in Italia . Con ciò, aggiunge Buoi, stato superato l'ultimo limite fino al quale una potenza come l'Austria può tollerare le provocazioni di uno Stato minore. Buoi a Loftus, 28 aprile, OC, p. 473.
3) IJEY, op. cit., p. 55.
*) Apponyt a Buoi, telcgr. cifrato 30 aprile, SA.
5) Egli scrive nelle sue Memorie: Le ministero a été Battìi ce xnntin par une majo­rity de treize voix, sur un aniondement a l'udresso, nona faisant de vagues reproehes de n'avoir pas su empScher la guerre... il est certain qn'il (il ministero) n'aurait pas eie battu sur l'adisse, si Digradi avalt jugf à propos de deposer d'avance sur le bureau de la Cham­bre des Communea le Livre Bleu relatif uux Unire d'Italie... Douze ou 14 membres du Parlement qui avaicot vote contro uous m'ont oscure depili* qu'ils auraient agi dillc-remment, s'ils avaient eu counaissauec, avant la discussion, de la Correspondance diplo-mataque uvee la Franca et l'Italie . MALMESBURY, op. eli., pp. 291-292.