Rassegna storica del Risorgimento

BALBI SENAREGA FRANCESCO CARTE; BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI GEN
anno <1965>   pagina <581>
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Le Carte di Emanuele Celesia 581
reca notevoli scompensi nella misura del discorso storico-critico del Gelosia, per cui il suo valore scientifico è sicuramente compromesso. Tuttavia, essa rap­presenta nn esplicito documento della personalità del Celesia ed è indicativa per una equilibrata valutazione delle sue istanze morali e sociali. Promotore di associazioni culturali, di opere filantropiche, il Celesia fu soprattutto un educatore: lotto, nei congressi pedagogici, nelle conferenze agli insegnanti ele­mentari, in ogni occasione, contro lo strumentalismo didattico: allievo degli scolopi, ne aveva saputo interpretare l'attivismo pedagogico e le risultanti for­mative. Documentato osservatore del movimento pedagogico all'estero, si recò in Svizzera e in Germania per studiarvi il nuovo sperimentalismo didattico; seppe comprendere anche l'utilità dell'istituzione di scuole per i fanciulli anor­mali. Non ci fu iniziativa in Genova nell'ambito culturale e sociale a cui non abbia recato un notevole contributo: dalla realizzazione di conferenze e conver? sazioni scientifiche alla fondazione di biblioteche circolanti popolari, dalla isti­tuzione di scuole per fanciulli rachitici alla promozione di una società di storia patria, dal comitato .per l'emigrazione alla presidenza di società operaie di mu­tuo soccorso. La sua opera di studioso e di educatore ebbe il consenso della cultura italiana e le benemerenze che gli furono rilasciate testimoniano la stima dei contemporanei. La sua produzione letteraria, storiografica, filologica indica una impegnata opera di ricerca e le costanti sicure di un temperamento appa­rentemente poliedrico, ma sostanzialmente prodigato verso una sempre più ac­centuata consapevolezza della missione dell'educatore: dai primi racconti sto­ricoaneddotici scritti per le Tradizioni popolari di Angelo Brofferio, alle liriche e alle canzoni celebrativo-parcnctiche, dagli opuscoli di polemica politica, alle ricerche di folklore spirituale, dalla onomastica e toponomastica, dalla dialet­tologia e archeologia, dalla topografia e storia della Liguria, ai discorsi di me­todo pedagogico, alle commemorazioni di Garibaldi, le determinanti del suo impegno educativo trovano efficace corrispondenza.. Tra le sue molte pagine narrative e descrittive, ancora oggi racchiudono interesse di lettura quelle tu­risticodescrittive. Egli5 come il Revere e il Cereseto, conserva ancora una cèrta vitalità come scrittore turista: narrando le sue passeggiate appenniniche descrive le bellezze naturali della Liguria. Anche le sue ricerche sull'antica Liguria e sulla storia dell'Università di Genova offrono motivi di consultazione. La sua bibliografia racchiude, nella varietà tematica del suo assunto di studioso, la misura umana del suo mondo intcriore. '> Sarebbe interessante uno studio
1 utile riportare l'elenco, in ordine cronologico, dei principali scritti del Celesia: Isabella De Medici: cantica., Genova, 1842; Canti, Milano, 1843; Intelletto e amor et racconto, Firenze, 1846; Nuove Uriche, Genova, 1846; Un tintore di seta, in Tradizioni Italiane per la prima volta raccolte in ciascuna provincia dell'Italia e mandate alla luce per cura di rino­mati scrittori italiani, opera diretta da ANGELO BIIOPPERIO, Tarino, 1847, voi. I, pp. 339-350; A Pio IX inno, Genova a. d. [18471; Il bacio fraterna dei popoli subalpini co* liguri, Genova, 1847; Italia risorta: inno popolare, Genova, [1847]; Festa nazionale italiana celebrata in Genova, 10 dicembre 1847, con Vaggiunta di un frammento di lettera di Gioberti, Genova, 1847; La villa Pallavicini: fantasie, Genova, 1847; Sul martirio dei fratelli Ban­diera, Genova, 1848; Storie genovesi del secolo XVIII, Genova, 1855; La scuola professio­nale femminile, Genova, 1860 (2* eàlz, 1869); Storia della Università di Genova del padre Lorenzo Isnardi continuala sino ai dì nostri per JSmanuele Celesia, Genova, 18611867, volumi due; Porti e vie strale dell''antica Liguria, Genova, 1863, Dell'antichissimo idioma