Rassegna storica del Risorgimento
BALBI SENAREGA FRANCESCO CARTE; BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI GEN
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1965
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Emilio Costa
sardo in Genova, e il generale Avezzana, comandante in capo della guardia nazionale di Genova, per effetto del quale il comitato di sicurezza pubblica si erigeva a governo provvisorio* il Celesia riuscì a far inserire il punto 6 del capitolato nel quale si legge: Genova rimarrà inalterabilmente unita al Piemonte . All'arrivo in città delle truppe del La Marni ora. il Celesia partì per la Toscana, ) con la speranza di raggiungere Roma e di porsi al servizio del generale Avezzana, ma ne fu impedito dai posti di blocco austriaci. Fu compreso nell'amnistia dell'8 aprile 1849, ma gli furono imposte le dimissioni dalla carica di sostituto dell'avvocato dei poveri. Il 26 agosto 1850 Vittorio Emanuele II lo nominava maggiore del battaglione composto delle compagnie B, G, D, E. del Sestriere di Porteria bis della guardia nazionale di Genova. Come avvocato, difese alcuni patrioti figuri coinvolti in processi politici. Difese Michele Giuseppe Caiialò nel processo per il pranzo tenuto sul monte Fasce la domenica delle Palme 13 aprile 1851, e fece parte del collegio di difesa nel processo per i fatti di Genova del 29 grugno 1857. Fu segretario del comitato di soccorso alla emigrazione italiana in Genova,2) e della commissione promotrice per il dono nazionale a Garibaldi, costituita in Genova nel novembre 1860, sotto la presidenza di Cesare Cabella. Nel 1860 fu attivissimo collaboratore di Agostino Bertani. Nel 1862 fu eletto consigliere comunale in Genova, e il 12 novembre di quello stesso anno Ai nominato professore di lettere nell'Istituto tecnico di Genova. Il 23 settembre 1864 era nominato dal prefetto di Genova membro della nuova commissione per l'emigrazione (la quale doveva occuparsi della corresponsione dei sussidi agli emigrati italiani residenti in Genova). Il 16 luglio 1865 fu nominato bibliotecario dell'Università di Genova. Il 21 ottobre 1867 fu nominato delegato della sorveglianza delle scuole del comune di Genova. Nel settembre del 1867 si recò in Germania per visitare le scuole secondarie e primarie all'importantissimo scopo di raccogliere le più accurate notizie intorno all'organamento di esse, ai metodi che si sono praticati, ai frutti che ne se ottengono . Il 6 agosto 1868 il ministro della Pubblica Istruzione scriveva al rettore dell'Università di Genova: Poiché l'esimio cav. aw. Emanuele Celesia, bibliotecario di codesta Università possa compiere alcuni suoi studi sulle teogonie italiche, le quali costituiscono una parte dell'opera sull'antichissima Italia, già conosciuta e citata all'estero e specialmente dall'Imperatore Napoleone III, ned secondo volume della sua storia di Cesare, dietro desiderio da lui espresso, il ministro sottoscritto di lieto animo gli commise una missione scientifica a Parigi e- a Berlino, perchè egli abbia modo di fare le indagini che si propone ne* musei di quelle città e specialmente nella biblioteca dell'Arsenale della capitale francese, al quale titolo gli assegnò una somma di lire mille . 9> Nel 1868 partecipò al congresso sedenrinco-pedagogico di Bruxelles e fu incaricato dal Ministero della Pubblica Istruzione di una relazione intorno ai punti pia no-
') Giuseppe Reverc 1*11 aprile 1849, da Livorno, presentava e raccomandava ad Antonio Mordisi il Celesta (Biblioteca Universttaria di Genova).
*) Il 14 loglio 1862 il Ministero dell'Interno approvava là sua nomina a membro e segretario della commissione per l'enrigrazione istituita a senso della circolare niiniste-naie 6 maggio 1862.
3) La lettera è conservata ih copia tra le Carte Celesia,