Rassegna storica del Risorgimento

BALBI SENAREGA FRANCESCO CARTE; BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI GEN
anno <1965>   pagina <593>
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Le Carte di Emanuele Celesta
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non è mai fuori dalla mìa memoria e vi assicuro che fra tutte le persone che sono care dì quella sventurata epoca, voi mi siete uno dei pia cari.
H bresciano Gaetano Bargnani, il 9 luglio 1849 si rivolgeva al Celesia, componente del comitato elettorale, affinchè provvedesse a farlo eleggere de­putato di Genova. Questo mazziniano lombardo, era stato fatto allontanare da Genova dal La Marniera, allora commissario plenipotenziario in quella città. Il Bargnani desiderava essere eletto per ottenere una rivincita morale contro il La Marmora, ch'egli definiva ridicolo proconsole ed affermava: Per altro mi pare che sia non solo nella mia dignità, ma ben più in quella del nostro partito, che lo sfregio che mi veniva fatto da codesto ridicolo proconsole venga vendicato dai buoni elettori* L'I! luglio, da Torino, il Bargnani ritornava sullo stesso ar­gomento, in nome della dignità .del partito repubblicano: Pareva che il cuore me lo dicesse: quella piccola necrologia sopra Manara che ti feci spedire quest'oggi fu pretesto ai nemici per intimarmi lo sfratto dai Regi Stati entro tre giorni. Mi si accusò di insulti alla Francia, e si disse venire la domanda del mio allontana­mento da questo ministro francese. Ma a quanti obbedisce il Piemonte ? Si è tanto fatto, per avere dieci padroni ad un tempo, tutta Europa, meno die noi stessi ? Ecco dunque vieppiù forte la necessità di riprodurre quel mio articolo e d'insistere perchè venga nominato deputato della Nazione dalla Nazione. Questa vendetta contro il potere è santa, è necessaria e forse non disutile.
Alcune lettere di Federico Bell uzzi ty documentano l'attività del Celesia nell'ambito del comitato dell'Emigrazione Italiana in Genova, e della commis­sione promotrice del dono nazionale a Garibaldi, e dei suoi rapporti con l'As­sociazione dei comitati di provvedimento.
I rapporti tra Agostino Bertani e il Celesia sono documentati da alcuni autografi del medico lombardo. Il Celesia collaborò intensamente all'iniziativa della seconda spedizione garibaldina nel 1860 e fu di validissimo aiuto per gli interessi della Cassa Centrale, per procurare mezzi di sussistenza e per siste­mare l'affluenza di molti giovani in Genova per l'arruolamento, e difenderà nella sua era alita di avvocato, i fabbricatori di cartacce per conto della Cassa Centrale, che erano stati arrestati. H Bertani che aveva preso alloggio in Genova in via Nuovissima, n. 13, consultò spesso il Celesia intorno ad alcune diver­genze di ordine amministrativo riguardanti la Cassa Centrale, e gli aveva rac­comandato di intervenire presso alcuni agitatori, i quali, forse per eccesso di zelo, compromettevano gli scopi della causa comune. Il 15 maggio 1860, Ber­tani scriveva: Egregio avvocato, sento dal sig. De Marchi una stupenda offerta. Soavi condizioni? Potete dirmelo? Io accetto e m'impegno a far votare ciò che mi ajutate si potentemente ad allestire. Si riferiva alla progettata seconda spedi­zione; il 19 maggio chiedeva l'intervento del Celesia per condurre a buon fine l'assunto: // sig. De Marchi* di tutta sua testa, fa delle liste e delle riunioni di gente arruolata da lui, agita il paese, dà una dannosa pubblicità alle cose nostre e soprattutto mi spiace che questa reca cose inutili e ridicole... Io la prego, egregio avvocato, di volere aver la bontà di avvertire codesto zelante e di persuaderlo a non
') Federico Bella zzi, nato n Milano nel 1825, morto suicida a Firenze nel 18(57. Studiò giurisprudenza a Pavia; la sua famiglia era oriunda di quella città. Combattè nel 1848 alle barricate di Milano ed ebbe incarichi dal governo provvisorio.