Rassegna storica del Risorgimento
REPUBBLICA BATAVA 1795-1806; REPUBBLICA CISALPINA 1797-1799 --
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1966
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14 Carlo '/.aghi
diritto trovato rifugio dopo l'uscita dal governo, e la centralizzazione dell'esecutivo; L) che il Boulay de la Meurthc dei Cinquecento l'indomani del colpo di Stato del 18 Fruttidoro chiese per il Direttorio il diritto di sciogliere i Consigli nell'eventualit:à di un conflitto di poteri, e il Laussat, degli Anziani., avanzò la proposta di rinforzare l'esecutivo:2) ohe il deputato Rouault, denunziando il germe di morte annidanteai nel regime dell'anno III, propose, senz'essere ascoltato, di apportare alla carta le modifiche necessarie;3' che deputazioni del Corpo Legislativo si recarono a varie riprese presso il Direttorio per convincerlo ad accettare un prolungamento delle sue funzioni e un aumento dei suoi poteri,4) e che vari progetti, sottoposti alla sua attenzione, furono oggetto di discussioni e di decisioni.s) Daunou da Roma, dove era stato mandato in mis? sionc dal Direttorio a preparare la costituzione della neonata repubblica, approvando il colpo di Stato del 22 Morrai, incitava il La ReveHière ad apportare alla costituzione dell'anno Ili un piccolo numero di cambiamenti suggeriti dall'esperienza e a fare in modo da rendere per l'avvenire i rinnovi del Corpo Legislativo meno frequenti .6> Egli parla ancora di una riforma da eseguire per vie costituzionali; ma l'anno dopo sembra aver abbandonato del tutto questa riserva procedurale, schierandosi decisamente coi brumeristi. Alla vigilia del colpo di Stato di Bonaparte, in un articolo pubblicato sulla Dècade philo-sophique, 7> Daunou non solo sosteneva la necessità di concentrare l'esecutivo, ma reclamava la gradualità delle funzioni nella carriera dei rappresentanti del popolo e l'organizzazione d'un potere conservatore destinato a garantire il rispetto della costituzione. Ma non se ne fece nulla, almeno per momento, sia per la resistenza dei Consigli, sia, soprattutto, per la debolezza del Direttorio.
Anche la stampa politica partecipa alla polemica, né poteva essere altrimenti. La radicale epurazione operata tra i giornali dopo il 18 Fruttidoro non aveva stroncato del tutto l'opposizione. Voci isolate si facevano ancora qua e là sentire in difesa delle ultime vestigia della libertà e della legalità repubblicana. Più battagliero di tutti si mostrò il Journal des homm.es libres, che rappresentava il pensiero dei superstiti Montagnardi. Nel settembre e nei mesi seguenti il giornale prende posizione contro la royauté dei moderati e dei métis , fautori d'una Camera perpetua , d'un Presidente perpetuo , denunciando le collusioni di questi circoli revisionisti con Madame de Staél, con Benjamin Constant e con la destra eversiva, e respinge con sarcasmo i farneticamenti dei fanatici della concentrazione dei poteri, che esaltavano pubblicamente Cromwell e Robespierre, l'uno per aver spezzato il Parlamento, l'altro per aver neutralizzato i Consigli, costituendosi in legislatori unici. Altri
*) A. C. T'ìUBAi !.'V;AI;, Mamoìrex sur la Convention et le Directoire, Paris, 1824, II, pp, 336-338.
*)'. LEFEBvnEf Le Directoire, Paris, 1946, pp. 101-102; In., La Revolution francato (rad. ititi.), p. 545.
3J Moniuar del 2 pluvioae VI (23 gennaio 1798).
*) LAaKVEM.rSRE-L.ÉPEATJX, Mimoires, li, p. 152.
S) P. BAIWAH, Mémuina, Paris, 1895-96, III, p. 82.
*) I*AREVBIÌUB-LEPBAUX, Mémoim, IH, pp. 385-387: lettemi da Roma, 14 protrisi VX (2 giogiio 1798).
V IO bramairc VH1 (1 novembre 1799).