Rassegna storica del Risorgimento

REPUBBLICA BATAVA 1795-1806; REPUBBLICA CISALPINA 1797-1799 --
anno <1966>   pagina <16>
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16 Cftrk Zaghi
torio francese lo dimostrano aperta incute. ' Tra un Reubell onesto, rigido, strenuo difensore delle frontiere naturali e un Barras cinico, dissoluto* corrotto, pronto a tutti gli inganni e a tutte le alleanze, rincontro non poteva che es­sere momentaneo; né il primo era uomo da tacere i suoi sentimenti e i suoi ri­sentimenti di fronte al collega che disprezzava profondamente. Il più vicino di tutti a Reubell, di cui condivideva l'antipatia per Barras e per i generali, era La RevellièreLépcaux, il protettore dei teonlantropi; ma mentre l'alsaziano era pronto a sacrificare l'Italia all'acquisizione della frontiera del Reno, egli era pronto a sacrificare il Reno alla libertà d'Italia, salvo ad invocare e a solle­citare provvedimenti e misure restrittive quando questa libertà minacciava di farsi molesta. Merlin de Douai, l'ispiratore e l'esecutore del colpo di Stato del 22 Floréal, che Napoleone a Sant'Elena doveva ricordare con simpatia,2) era il regolatore della vita interna della Francia e odiato com'era dai giacobini non poteva certo avere remissione agli occhi di un Barras, di cui conosceva a fondo gl'intrighi e i sotterranei legami, erettosi a loro paladino, uè godere delle simpatie di un Reubell. che Io schiacciava con la sua personalità e di cui non possedeva né la forza di carattere, nò la dirittura morale, e tanto meno di un La Revellière, fautore della guerra di propaganda, che nelle sue memorie lo giudica odioso e intrigante.3' Quanto a Francois de Neufchàteau era un moderato, piut­tosto debole e alieno dagli intrighi e dalle cabale dei colleghi, che subiva in polìtica estera l'iniziativa di Reubell e all'interno si destreggiava malamente tra Merlin e La Revellière; e il Treilnard, che gli successe- il 22 Floréal, un avversario della guerra rivoluzionaria e della politica di clan praticata dal Direttorio, conservatore in politica estera, odiato da Barras, osteggiato da La Revellière e sul piano interno sotto V influenza di Merlin e avverso ad ogni mutamento di sistema.4) Il problema della riforma costituzionale non sfug­giva a codesta legge generale.
*) Sulle contraddizioni del Direttorio, C. ZACKI, Bonuparle e il Direttorio dopo Cam-poformio, Napoli, 1956. pp. 156-163.
2): U 3 ottobre 1816 parlando col Las Cases Napoleone si esprimeva in questi termini parlando di Merlin de Douai: Au Conseil d'Etàt j'étais très fori, tant qu'on demeurait dans le domarne da Code; mais dèa qu'on passata aux régions extéricures, je tombais dans Ics ténèbres, et Merlin alors était ma ressourec; je m'en servais cornine d'un nani-beau. Sans étre brillimi, U est fort erudii., puis sage, dróit et honnte; un vétéran de la vietale boune cause; il folata fori attaché : LAS GASBS, Memoria! do Sainte-Hélène, ed. étàblic pax A. Fucina, Paris, 1961, ti, pp. 397-398. Il 29 luglio dello stesso anno, parlando col generale Bertrand, Napoleone aveva definito il Merlin le plus nobile des jurcscon-sultes de Francò : General BERTRAND, Cahiers de Suìnte-Hélènoi Journal 1016-1817, Paris, 1951, p. 94. Sull'opera del Merlin come costituzionalista e giureconsulto in gene­rale, efr. JL. GRUFFY, La vie ed l'amvre juridinue de Merlin de Donai, Paris, 1955; A. COCÀTHE-ZII.CIEN. Merlin de Douai et le drolt public de la monarchie fiancava, in Revu* hiftorique de droit francai et éiranger, XXXVIII (1960), pp. 603-625.
*J LA RaVEtuSBE-LÉi'EA ux, Mtmoires, II, p. 174-,
*ì II 1 vendémiaire VII (22 settembre 1798) La un suo discorso cosi si era espresso gitila riforma della costituzione: a Anathème a celai qui voudrait dfttaoher une pietre do jii contitution: .T. GODECHOT, LO Directotre va de Londres, p. 43 (dell'estratto).