Rassegna storica del Risorgimento

REPUBBLICA BATAVA 1795-1806; REPUBBLICA CISALPINA 1797-1799 --
anno <1966>   pagina <26>
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26 Corto Zaghi
come sembra probabile, per la diffidenza e l'antipatia (del resto ampiamente ricambiate) che nutriva verso Sieyès, i cui stretti legami con Bonapartc avevano finito per allarmarlo. '' Nella famosa frase inserita dal generale nel discorso tenuto il 10 dicembre '97 al Lussemburgo durante il ricevimento ufficiale offer­togli dal governo, e nella quale si vede chiara e precisa la mano di Talleyrand,3' non c'è soltanto una vaga minaccia contro la repubblica direttoriale, ma anche un esplicito invito a Barras, come presidente in carica del Direttorio, a pren­dere posizione di fronte al problema e ad uscire dal riserbo in cui si trincerava; e nessuna risposta poteva essere più, eloquente del silenzio ostile osservato da Barras in quell'occasione.
Più difficile è fissare in termini precisi il pensiero costituzionale di Sieyès durante il regime direttoriale. Quando si parla di Sieyès si passa toui-court dall'autore del Tiers État alla costituzione del 18 Brumaio: il periodo intcrme-
'> A proposito di Sieyès SODO sintomatiche le parole che Barras avrebbe detto a Bonapartc nel marzo 1798 quando il generale era andato presso di lui a perorare il suo appoggio. Tu veux renverser la Constitulion, gli avrebbe risposto Barras, tu u'y réus-siras pas et tu ne détruiras mie toi-mème si tu persiste dona ton idée. Sieyès a pu t'y pousser por des conseils perfides, mais il ne t'a point donne son secret, tu ne lui as point donne le ticn et vons finirci mal tous Ics deux : Mémoires, IH, p. 273. Cfr. anche, A. C. THIBAUDEAU, op. cit., II, p. 336; A. AULAHD, Paris pendant la réaction thermldorienne et sous le Directoire, Paris, 1900, IV, p. 487; A. ESPITALIER, op. cit., pp. 83-123.
*) La frase famosa di Bonaparte è del seguente tenore: Lorsque le honheur du peu-plc froncais sera assis sur Ics meUleures lois organiqaes, l'Europe cntière deviendra libre. Si osservi il tono del discorso di presentazione pronunziato da Talley ruud, come ministro degli Esteri, prescelto dal Barras in luogo del ministro della Guerra, per sottolineare che la cerimonia non era in onore del generale ma del negoziatore della pace. Ahi loin de redouter ce qne Fon voudroit appelcr son ambition disse tra Poltro, jc sens qu'il nous faudra peut-étre le solliciter un jour pour Farracher aux douccurs de sa studicuse rétraite. La France entìère sera libre, pcut-etre lui ne le sera-til jamais: telle est sa destinée: Recueil compiei des discours prononcés ... à l'audience soldinelle donneo par le Directoire le 20 /rima ir e an V [10 dicembre 1797] pour la ratificalion du traiti de paìx conciti à Campo-formio. À Paris, de Fimprimerie de Merchant, rue GitleCour, An VI. Cfr. anche, Le Moniieur Universelle, 22 fri maire VI (12 dicembre); Giornale repubblicano di pubblica istru­zione, del 9 nevoso VI (29 dicembre 1797), n. 21, pp. 166-168,170-171,187-196, e il sup­plemento al n. 23 dello stesso giornale; DULAURE, Esquisses hisloriques des principaux événements de la Revolution frantoisti IV, p. 461; A. Atn-ARD, Histoire politique de la Revo­lution francaise, p. 480; TALLEYRAND, Mémoires, I, pp. 285-286; M.DE VTLLEMAREST, Monsicur de Tulleyrand, Paris, 1835, II, pp. 236-237; BARRAS, Mémoires, III, p. 120; G. LACOUR-GAYET, Tulleyrand, I, pp. 262-266. Significativo è anche il passo di una let­tera del Melzi, in quei giorni molto vicino a Bonaparte, in cui si accenna all'eventualità di manovra del generale contro la costatazione per rispondere-ad un senti mento generale. La lettera, all'amico Paolo Grappi, è scritta da Itnstmlt. il 13 nevoso VI (2 gennaio 1798), che Bonaparte aveva abbandonato precipitosamente pochi giorni prima per rientrare a Parigi. 1118 Fruttidoro, scrive il Melzi, che doveva consolidare la Costituzione, finora non fece che allontanare, è vero, il trionfo del realismo, ma vi sostituì quello d'un altro partito; e fin che v'è partito governante, non cessa la tirannia. Questa è la maniera di sen­tire generale, a modo ebe tutt'i voti, tolte le speranze di chi non è di quel partito, Bono per tutti gli altri dirette ad un uomo solo, ch'io non vedo come possa riempirli, por quanto il volesse ancoro, senza impiegarvi de* mezzi più incostituzionali di tutti gli altri: MILANO, Ancn. DI STATO, Arch. Napoleonico dagli Èsteri, Francia, Trattati, cort. 6. U dispaccio del Melzi è otàraccolto nei Carteggi di Francesco Melai d'Erti. Duca di Lodi, pubblicati a cura di CARIO ZAC tu, voi.: // Congresso di Rasladt, Milano, 1966, doc. n. 48, pp. 64-65.