Rassegna storica del Risorgimento
REPUBBLICA BATAVA 1795-1806; REPUBBLICA CISALPINA 1797-1799 --
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1966
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27
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Democrazia direttoriale e autoritari*mv consolare 27
1<<>- pur cosi ricco di esperienze costituzionali e politiche* non sarchi): altro clic di preparazione al colpo di Stato del 1799. Niente di pia falso di codesta schematica rappresentazione. Tra i due Sieyès c'è ai una differenza profonda, non un tradimento. 11 Sieyès che nel '99 collabora con. Bonaparte non amen* tisce l'uomo che nel '95 alla Convenzione si oppone alla costituzione dell'anno III. ma lo completa La costituzione da assegnare alia Francia nel pensiero di Sieyès non era un blocco rigido di norme (isso e immutabili, buone per tutti i momenti, ma una materia continuamente sottoposta a meditazioni e a ri-pensamenti. Pur rimanendo compatta nella sua sostanza originaria e nei suoi prìncipi informatori essenziali, nelle disposizioni transitorio variava e oscillava a seconda dette contingenze e dette reazioni dell'ambiente storico e sociale in cui si adattava: ne veniva di conseguenza una varietà e mobilità di atteggiamenti e di temperamenti che soltanto osservatori superficiali, o maligni, potevano giudicare contradditori: qualche volta era semplicemente questione d'accento, che cadeva su un punto piuttosto che su un altro. L'evoluzione del suo pensiero non è codificata, come molti storici pretendono, nella carta costituzionale dell'anno Vili, firmata al Lussemburgo il 22 Frimaire, la quale esprime unicamente la mentalità accentatrioe di Bonaparte, e tanto meno nelle tardive testimonianze interessate di Daunou e di Constant, ') solleciti a metterne in luce più i difetti che i pregi e a rivendicare a se stessi meriti che forse non avevano; ma nello schema di costituzione da lui esposto a Boulay de la Meurthe, a Daunou e a Roederer nei corso d'una serie d'incontri avvenuti dal 20 al 30 brumaio Vili e che la commissione, influenzata dal generale, doveva in seguito profondamente emendare ed alterare fino a svisarlo del tutto. Se osserviamo i principi informatori di codesto schema, ricostruibili attraverso gli appunti e i riassunti lasciati dai tre interlccutori, e li confrontiamo con le idee espresse dal Sieyès alla Convenzione il 2 e il 18 thermidor IV e successivamente,2) risulta chiaro, per quanto profonde siano le differenze di tono e d'impostazione, che non c'è nulla del suo autore che porti al cesarismo o alla
1) P. D Atmoo, Essai sur Ics garantita individueUes que rodante Vétat actuel de la società, Paris, 1819; terza ed., 1822; B. CONSTANT, De la Uberto des anciens comparse à celle des modentes, Paris, 1817; nuova ed., a cura di Cn. LOUANDRE, Paris, 1874. L'opera del TAIL-LAZS'DIER (Documento biographiques sur P. C. F. Daunou, Paris, 1841, I ediz., II ediz., Paris, 1847), scritta dall'amico più intimo, nonché suo esecutore testamentario e depositario delle sue cacto, è fondamentale per la conoscenza del pensiero e dell'opera del Daunou. Le carte Daunou, importanti per la storia della costituzione Romana, si trovano in Parigi, presso la BIBI.IOTHÈQUE NATIONALE, Nouvelles acquisttlonsfianeaises, cart. 20.507,21.565-21.566, 21.88021.933. Un altro piccolo fondo si trova nella raccolta Musson, presso la BIBI.IOTHÈQUE TIEBS, in Parigi (163-172). Utili da consultare i seguenti discorsi pronunciati dal Daunou al Consìglio dei Cinquecento: Diacours sur Ponmvèrsaire du I8fructidar an V, Paris, Imprùn. Nat., an VI, 8, pp. 8, in Bini,. NAT. di Parigi, segnatura: 8 Le.43 429; Diacours pronunci pour Vunnivvrxuirc de la fondation de la Républìque, dance du 1." vendémiaire an VII. (22 settembre 1798). Paris, Imprini. Nat., an VII, 8, p. II, in BIBI.. NAT., segnatura: 8 Le.13 2346; Rapporti sur le renouvoUement du Corps LSgislatifdu 30 frimai V (20 dicembre 1796), Paris, Imprim, Nat., an V. pp, 47, in BIBI.. NAT., segnatura; 8 Le.*1 631. Sui rapporti Constant Daunou, cfr. BKHTACI., DCUX individualista: Benjamin Constant et Daunou, in Mfmoires do VAeadémie de Coen, 1863.
*) Si veda nell'opera di P. BASTI (pp. 320-322) l'elenco completo degli scritti e dei discorsi di Sicye fotti tra l'anno III e l'anno Vili (1795-1799).