Rassegna storica del Risorgimento
BOVIO GENNARO; MAZZINIANESIMO
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1966
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Alfonso Scirocco
veva essere noto ai congressisti, era stata già fondata a Londra noi settembre dello stesso armo.1)
Il Bovio, anima ardente e generosa, collaborò con molto entusiasmo e poca coerenza a tutti i movimenti che gli sembravano promotori di una maggiore democrazia e giustizia sociale, e lavorò non solo nelle società operaie, ma anche per Mazzini, per l'Internazionale, per il socialismo. Non che il Bovio passasse dall'uno all'altro: come egli stesso candidamente dichiarò,2) partecipò contempo] ancamente a varie associazioni, dando poco peso alle divergenze ideologiche e preoccupandosi solo di raccogliere tutte le forze democratiche per una decisa azione rivoluzionaria.
Nel 1867 entrò in rapporti epistolari con Mazzini. L'esule, rispondendogli da Lugano il 2 ottobre 1867, lo invitò a diffondere in Puglia VAlleanza Repubblicana Universale, fondata nel settembre 1866 dopo le delusioni della guerra, ed a mettersi in contatto col nucleo già costituito a Napoli.3) It 17 ottobre poi Mazzini diede a Bovio l'autorizzazione ufficiale ad organizzare VA.R.U. nelle Puglie.4> Seguendo le istruzioni date nella medesima lettera, Gennaro Bovio si mise in contatto con Libertini a Lecce, ed a Napoli con Diego Mele, che trovò però moribondo all'ospedale degl'Incurabili. Allora entrò in rapporti con Luigi Zuppetta, con Salvatore Morelli e, tra i più. giovani, strinse amicizia con Giorgio Imbriani, col quale, a suo dire, incontrò una prima volta a Napoli Giuseppe Mazzini, ricevendone istruzioni; rivide una seconda volta a Napoli l'Esule all'Ho/eZ de Genève, quando Mazzini vi passò nel '70 recandosi a Palermo. s) Secondo le sue affermazioni, che non sono però suffragate da prove, contemporaneamente riceveva istruzioni da Londra, dal Centro dell'Internazionale dei Lavoratori, e cercava di coordinarle con le iniziative mazziniane. Quali furono i risultati di tanta attività? Ben pochi, dal momento che lo stesso Bovio, dopo aver ricordato i nomi di alcuni patrioti pugliesi, capi del movimento democratico, aggiunge: E i soldati? Non so quanti, reclutati, quasi lutti, tra le vergini associazioni operaie. Ma ciascuno di noi credeva di avere un esercito con sé, tannerà la febbre della fede che dentro ardeva.6) Del resto la scarsa penetrazione della propaganda boviana è dimostrata dalla mancanza di tentativi legati al suo nome.
*) Per la proposta di Bovio ed uno scambio di lettere con Engels avvenuto nel 1872 cfr. N. ROSSELLI, Mazzini eie, ci*., p. 122 sgg.; MARX e ENGELS, Corriapondeza con ila-tinnì. 1848-1895, a cura di G. DEL Bo, Afflano, 1964, docc. 60, 61, 86, 92, 95.
2) 6. Bovio, Rivendichiamo Mattini, cii., p. 10 sg.
9) G, MAZZINI, Scritti uditi ed inediti, voi. LXXXV. L'identica lettera, per una sviata, è pubblicata anche nel voi. LXXXV11. con data 2 ottobre 1868. Mazzini parla per la prima volta di Gennaro Bovio in una lettera a Concetto Procaccini, [Londra], 4 maggio F18CT,in cui chiedo se il patriota tiranese si è incontrato a Napoli con Diego Mele (H.E. /., voi. LXXXY ). Osserviamo che nello stesso periodo il giovane pugliese cercò di entrare in rapporti con vari personaggi, come attestano tre brevi lettere di N. Tommaseo, Firenze 16 e 21 marzo e 2 dicembre 1867 (BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI, manoscritti, b. XVI A 54).
4) S.E.I., voi. LXXXY* Cfr. ibidem, altra lettera del 5 novembre con cui Mazzini comunica di avaro inviato materiale propagandistico ed annunzia per novembre un tonta rivo in tuta importante città italiana.
*) G. Bovio, Rivendichiamo Mattini, cit., p. 11 sgg.
ù) Ibidem, p. 21. Il corrivo è nostro*