Rassegna storica del Risorgimento
BOVIO GENNARO; MAZZINIANESIMO
anno
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1966
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pagina
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57
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Gennaro Bovio e la crisi del mazxinianesimo dopo la Comune 57
moto rivoluzionario. H secolo XIX si caratterizza per il secolo della Rivoluzione, scriveva nel novembre. La rivoluzione, elemento necessario del progresso storico, mentre nei secoli precedenti era progredita per secoli o per cinquantenni, dal 1790 era scoppiata . in maniera come furibonda, rinnovandosi di decennio in decennio, e sembrava ora che dovesse dichiararsi in permanenza.*) Successivamente Bovio polemizzo in vari articoli con la Sinistra costituzionale, accusandola di essere debole, corrotta, pronta al compromesso con la monarchia; solo una costituente poteva ordinare la nazione a libertà, ma la costituente poteva essere data unicamente da una rivoluzione e la rivoluzione era voluta in Italia soltanto dal Partito d'Azione. Ma sventuratamente osservava l'ardente pugliese, riprendendo una sua vecchia tesi finora è mancato a questo partito raccordo, l'unità di programma, il concetto. Tutto sentimento, tutto desiderio generoso, tutto aspirazione, tutto fede, questo partito è rimasto quasi senza una mente perchè senz'ordine, senza direzione, senza disegno meditato o accettato .*) La mancanza di una seria preparazione rivoluzionaria era tanto più dolorosa, in quanto il Bovio riteneva che l'evolversi della situazione europea potesse offrire tra breve ai democratici italiani concrete possibilità di azione. Grande dovette essere quindi il suo entusiasmo per la piega presa dagli avvenimenti in Francia ed ancora più grande la sua delusione quando vide che l'occasione offerta dalla Comune andava perduta ed anzi rendeva più gravi i contrasti tra i rivoluzionari.
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In Italia l'episodio della Comune suscitò polemiche vivaci anche al di fuori del campo democratico. Reazionari, conservatori, moderati, democratici costituzionali e repubblicani, internazionalisti, tulli ritennero che le sorti del mondo intero dipendessero dall'esito della lotta fra la Comune e Versailles. Tutti contribuirono a deformare la realtà e le proporzioni di quell'episodio. La Comune non apparve in Italia quel che fu effettivamente ... Su di essa si formò immediatamente la leggenda: abbagliati dai proclami dell'effimero governo parigino, tutti partiti e individui giudicarono la Cornane come un vero e proprio esperimento socialista; e mentre alcuni, stupiti e sdegnati, non nascondevano un'intensa preoccupazione, altri esultavano preannunciando un non lontano bis in Italia... Comunque la Comune reagì, in Italia, su tutti gli ambienti sociali, svegliando molte coscienze assopite e gettandole in una profonda crisi, costringendo tutti i partiti a prendere un deciso atteggiamento; fu la pietra di confronto sulla quale tutti dovettero saggiarsi: prò o contro .3) Mazzini, con i ben noti articoli sulla Roma del Popolo, fu decisamente contro, né poteva essere altrimenti.
Circa mi anno prima, agli inizi del '70, tornato in Italia nella speranza di una imminente rivoluzione, l'agitatore genovese aveva ribadito la necessità che
') I decenni della Rivoluziona, in La Libertà, 5 novembre 1870. Nel presente artìcolo faremo sempre riferimento a La Libertà, giornale don) ocra lieo bisettimanale di Pavia.
2) Ai progressisti d'Italia, In La Libertà, 18, 22 o 25 febbraio e 1 marzo 1871.
1 N. ROSSELLI, Mattini etc, r.it,, p. 280 Hgg. Sulle ripercussioni della Comune negli ambienti moderati cfr. A. IJEHSKM.I, La nueaionn sociale e i moderati italiani nel 1871, Jn aio 1965, n. 2.