Rassegna storica del Risorgimento
BOVIO GENNARO; MAZZINIANESIMO
anno
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1966
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pagina
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58
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58 Alfonso Sài-rocco
la stampa repubblicaua assumesse carattere e severità di sacerdozio morale, affrontando non solo le ire monarchiche, ma anche gli sdegni dei traviati tra i nostri e la temuta taccia di moderata dagli uomini che odiano e non sanno amare. Guerra al capitale, abolizione della proprietà, ostilità alla borghesia, violazione agli obblighi assunti anteriormente dalla Nazione, crociata contro i preti cattolici, terrore, e vendetta, aon grida insane, immorali, di pochi selvaggi della politica, abbonate da quanti repubblicani hanno senno e cuore; nessuno ha mai osato nò oserà mai tentare di tradurle in fatti: e chi lo tentasse troverebbe in noi nemici più. acerrimi che non nei monarchici. I repubblicani continuava Mazzini * sanno che il capitale rappresenta frutti accumulati di lavoro; che la proprietà è il segno della missione trasformatrice data all'uomo nel mondo materiale; che la borghesia scende dagli artigiani dei nostri Comuni repubblicani, emancipò l'Italia dai signori feudali e arricchì il paese e sé col lavoro; che, o non esiste Nazione o le generazioni sono solidali per gli obblighi legalmente assunti sotto un diverso governo; che la coscienza è inviolabile e le credenze religiose, se false o consunte, non possono combattersi se non con tollerante e pacifico apostolato; che terrorismo, persecuzione e vendetta sono armi di codardi o colpevoli fatali a chi le adopra e da lasciarsi ai governi fondati sull'arbitrio e sull'ingiustizia e cadenti. La futura repubblica doveva fondarsi invece su riforme graduali, per giungere all'affratellamento delle classi in eguaglianza di doveri, di diritti, di protezione, di progresso, d'insegnamento, alla collaborazione tra capitale e lavoro, a dare ad ogni cittadino la coscienza della missione ch'egli è chiamato a compire sulla tetra ov'è nato. J>
Se anche in vista dell'azione, (piando poteva sembrare utile non irritare le altre correnti rivoluzionarie, Mazzini rifiutava ogni compromesso per riaffermare solennemente le linee fondamentali del suo apostolato, come poteva transigere sulle idee proprio era andò vedeva gli animi incerti e sbandati? Il fallimento dei moti della primavera-estate del 1870, mettendo a nudo la debolezza del partito, lo aveva convinto della necessità di differire l'azione e riprendere la propaganda repubblicana,2) mentre l'entusiasmo dei democratici italiani per la repubblica francese suscitava in lui timore ed amarezza: Mazzini non condivideva l'ottimismo di Bovio sullo slancio che il conflitto in corso avrebbe dato all'emancipazione dei popoli, negava ogni valore ideale alla repubblica sorta in Francia, predicava sempre l'iniziativa italiana.3> Dopo le infelici prove del '70 si imponeva perà un'opera lenta e profonda di educazione, ed anche La Roma del Popolo aveva lo scopo di formare un nucleo di giovani intelligenti e studiosi, capaci di dirigere un giorno Bulla -vera via il movimento nazionale. 4)
Prima ancora ohe l'insurrezione parigina lo spingesse a scendere in campo contro il programma della Comune e facesse divampare tra lui e gli internazionalisti la polemica su cui si sono soffermati Nello Rosselli ed Aldo Romano nelle opere precedentemente citate, Mazzini era quindi in atteggiamento critico verso i
1) L'iniziativa, sul Dovere dell'I. 1 e 16 moggio o del 3 giugno 1870 (ora iu SJS.I;, voi. XC3I, p. 1 sgjt.).
-) Al miei fratelli repubblicani, 5 novembre 1870 (S.E.L, voi. XCII, >. 73 sgg.).
*) La guerra franco-germanica, in La Roma del Popolo, 1 e 8 marzo 1871 (S.E.L* VOI. XCII. p. 117 sgg.).
*) Mazzini a F. Degnino, [Pimi], 13 maggio 1871, S.E.Ì., voi. XG1.