Rassegna storica del Risorgimento

ITALIA RELAZIONI CON GLI STATI UNITI D'AMERICA 1859-1866; STATI
anno <1966>   pagina <630>
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Libri e periodici
Il volume ho termini* con un rapitolo (Indicato ai moli del Cilento del 1828, cioè all'opera della Carboneria durante il regno di Francesco L Ed a questo punto giova concludere col V.; 4 E in mezzo 0 questo sangue e con questa e ff errai a cru­deltà, parve davvero spenta, alfine, la Carboneria meridionale, che per- trentanni aveva lottato, con virile costanza e durissimo sacrificio, per la patria e per la libertà, mal ripagata anche dai posteri, che nel giudicarla si sono il più delle volte fermati, con ogni leggerezza, al suo formalismo 0 alle sue lacune, e non hanno abbastanza considerato l'immenso contributo da essa apportato alla causo nazionale e' all'educa­zione politica; degli Italiani > (p. 391).
La Carboneria è il movimento di pensiero e di azione che, entro i limiti ben noti, muove gli spiriti più aperti del regno. È un soffio unificatore che mette in con­tatto i centri del Mezzogiorno con quelli di altre regioni d'Italia. Nelle vendite car­bonare infatti si discutono gli avvenimenti più recenti. Contemporaneamente alla religiosità della setta facevano riscontro i nobili propositi degli adepti che andavano da un impegno di generica correttezza a quello di collaborare alla resurrezione del­l'Ausonia, cioè d'Italia. Il giudizio negativo del Mazzini sulla Carboneria meridio­nale è senza dubbio eccessivamente severo ed il V. dedica all'i 1 lustrazione della Car­boneria dense, acute e sentite pagine del terzo volume della sua opera. Dopo aver col­legato Fattività dei Carbonari a quella dei patrioti del 1799, egli esamina la loro opera dopo la restaurazione e procede ad una revisione del giudizio poco favorevole che in genere gli storici formulano sull'attività della Carboneria del Mezzogiorno. Ne mette quindi in particolare evidenza i lati positivi ed il valido contributo appor­tato da essa al nostro Risorgimento sia con la rivolta costituzionale napoletana del 1820. sia con le cospirazioni e le organizzazioni segrete, come ad esempio la setta denominata Lega Europea.
D'altra parte egli sa ben cogliere i limili del programma dei Carbonari, che pone nella mancanza di sensibilità di frónte al problema sociale. Opportunamente nota : La borghesia che animava e popolava le vendite carbonare non ebbe, insomma, il necessario senso del concreto (p. 29),
Ma i membri delle vendite carbonaro ebbero indùbbiamente il merito di porre il problema costituzionale e di dare inizio con la loro attività a tutto un processo di revisione che ebbe certo il suo peso nel quadro generale degli avvenimenti che por­tarono infine alla unificazione della penisola.
UÀ. ha ben presenti i legami tra lu setta ed il resto del mondo ed i contatti che capitani della marina mercantile mantenevano con Francia ed Inghilterra da una parte con Stati Uniti d'America dall'altra, È chiara l'importanza costituita da tali contatti per l'Italia meridionale, ove esistevano circa 1.000 vendite, con 300,000. affi* liati- Sono inoltre posti in opportuna evidenza episodi molto importanti dell'attività della sette nell'Italia meridionale, dal tentativo repubblicano operato da Nicola Ad-done, da Potenza, nel IBIS per sostituire una repubblica al regno delle Due Sicilie. ai moti del Cilento del 1828. Il canonico De Luca, i fratelli Patrizio, Domenico e Donato Capezzoli* che furono giustiziati a Vallo, erano carbonari. Con l'inìzio dell'at­tività del Mazzini il clima politico italiano assume un aspetto diverso, tuttavìa anche nei primi unni dello propaganda mazziniana, fino a tutto il primo decennio di regno di Ferdinando II la setta è ancora ben viva nell'Italia meridionale. A nelle qui si fondarono sezioni della Giovine Italia; nel 1834 Benedetto Musolino ne fondò una a Cosenza, altre sorsero in altre località, come ad Andria, ma talvolta si trattava di circoli liberali o addirittura di tendenze carbonare che usavano questa .denomina* zionc. Finn piano le idee mazziniano si diffusero nelle varie regioni e non era infre­quente il caso che, come in Abruzzo ad opero del Drogonetti, In Giovine Italia costi-luisac vendite carbonare come riconobbe lo stesso Mazzini scrivendo: La Carbo­neria delle tre province d'Abruzzo ha annoto nome e statuti di Giovine Italia, Si diffuse in Puglia, ad Ontani, Bari, Grumo, Bisceglie, Spinazzolo, Putlgnano, Acqua-viva, Tori, CasamassimB, Castellana, ove vantò tra 1 suoi simpatizzanti nn carbonaro, < efforvescantissimo secondo la polizia borbonica, Oronzo Viterbo, bisnonno dell'A,, ed ancora a Putlgnano, Taranto, A Marnimi, Borlotto* Traiti, Gioia, Monopoli, Gravino,