Rassegna storica del Risorgimento
ITALIA RELAZIONI CON GLI STATI UNITI D'AMERICA 1859-1866; STATI
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1966
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Libri e periodici
Sentire vuol dire rivivere: e rivivere è dovere degli storici che abbiano come fine per le loro fatiche quello di offrire pagine di verità e di vita.
A questo proposito ci sembra anche di poter rilevare che l'epistolario clandestino delTAlessi giovane, per la sua sobrietà stilistica e per la sua efficacia espressiva, preannuncia lo scrittore di poi, ed in particolare il romanziere che di recente ha fatto la storia della sua gente di Romagna e non solo di Romagna -, non illuminandone le gesta di luci false e di colori artificiali od adornandola del solito ciarpame, ma inondandola di verità ed animandola di umanità.
Non abbiamo ora la pretesa né sarebbe possibile per ragioni di spazio di prendere in esame una cronaca ossia la narrazione vera e propria nel suo ordine cronologico, nel suo contenuto strettamente narrativo, e nei commenti e considerazioni che l'accompagnano. Tanto meno potremmo rivolgere eventuali critiche all'A. a proposito di talune sue considerazioni e valutazioni, anche perché non sappiamo se egli tuttora dopo mezzo secolo le conservi.
Tuttavia fra le molte pagine che a nostro avviso definiscono con particolare vigore certi momenti ed avvenimenti, vogliamo indicare quelle relative alla Stràfexspe-àttimi, quelle relative alla propaganda disfattista, quelle relative agli effetti della nota pontificia che definì la guerra una inutile strage s>, quelle meravigliose che descrivono la ritirata di Caporetto e quelle che raccontano (non si tratta di una lettera, ma di un articolo di quel tempo) l'ingresso a Trieste.
Né mancano qua e là notizie che > a dir poco sono piuttosto curiose. Questa, per esempio: e cioè che il papa Benedetto XV ha fatto sapere in via confidenziale al generale Diaz che il nuovo colpo preparato dagli Imperi Centrali contro di noi sarà fatto da oltre un milione di uomini. (Lettera del 20 novembre 1917, p. 186).
A proposito di Diaz, di Cadorna e degli alti Comandi in genere, molte ed interessanti sono le notìzie, sempre accompagnate da considerazioni o da colorite definizioni pur esse raccolte occasionalmente, come quella che qualifica il Comando del generale Capello la centrale delle chiacchere.
Curiosa ci è sembrata anche l'opinione delTAlessi di allora che considera Diaz un oro < di bassa lega , un semplice rappresentante del Governo collocato in zona di guerra, nei confronti di Cadorna che è oro puro .
La difesa se cosi può dirsi di Caderna da parte dell'Alesai di allora è strenua e costante. Né si tratta delle virtù dell'uomo e del soldato che nessuno poteva mettere in discussione e che tutti riconoscono, ma delle capacità di comandante, di condottiero di uomini e di stratega. Né l'Alessi gli nega, fra le tante, la virtù della modestia e della sobrietà nel parlare, nel momento stesso in cui egli, prendendo congedo dai giornalisti dopo Caporetto rivolge loro un discorso auto-difesa, dove noi quello virtù l'abbiamo trovata lutt'al più. in piccola piccolissima misura, ed accompagnata da risentimenti che in un'ora cosi dolorosa potevano essere taciuti. Comunque anche di questa < fedeltà di un sincero corrispondente di allora si dovrà tener conto.
In fine si può rilevare che il libro delle lettere clandestine fa parte della nota collezione I RECORD di Mondadori, e che pertanto si è mirato alla sua diffusione; e ciò per vari aspetti non semplicemente economici può essere vantaggioso. Però una veste da libro di storia, da libro di scienza e di documentazione gli sarebbe stata, a nostro modesto parere, più propria. Ed allora le note (utilissime ed indispensabili dopo tanto tempo trascorso), e le aggiunte potevano essere più numerose, ed un indice del nomi avrebbe aiutata la consultazione, anche se la medesima è abbastanza agevolata dalla cronologia che è propria di qualsiasi ordinato epistolario.
FIERO ZAMA