Rassegna storica del Risorgimento
ITALIA RELAZIONI CON GLI STATI UNITI D'AMERICA 1859-1866; STATI
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Libri e periodivi
di essn. e la sua teoria era l'argomento proferito delle sue conversazioni e M riassu-mova nel prendere il nemico in trapinila >. Al grosso sorcio, il nemico, bisognava dargli la sicurezza, con un silenzio assoluto, di non essere udito e veduto da nessuno, lasciargli cosi socchiudere la porla della dispensa e solo allora gettargli addosso il gatto. Dare quindi olle armate austro-ungariche la sicurezza che noi eravamo sprofondati in un sonno durissimo, da non udire nemmeno il loro bombardamento tambureggiante; nessun tiro da parte nostra di controbatteria, la nostra artiglieria muta come un pesce; al momento giusto sul nemico avanzante abbattere la saracinesca, chiudere la trappola col tiro concentrino di tutte le nostre artiglierie, prelevare quindi l'incauto invasore e portarlo pari pari in campo concentramento prigionieri ( Dallo scritto di Sforza citato su Astrolabio). Teoria bellissima, ma si doveva contare anche col nemico, e all'atto pratico l'artiglieria di Badoglio non sparò.
Non erano mancate disposizioni sull'uso dell'artiglieria: vi era stato l'ordine di 'Cadorna del 10 ottobre, ohe prescriveva una vioient issi ma preparazione ; vi era stato un esame relativo dei Uri da parte del Comando dell'Armata, ma in quell'esame i riscontrarono gravi indecisioni ed equivoci e in ogni modo grande confusione .
Non ostante un disertore boemo avesse portalo la notizia precisa dell'ora del l'attacco nemico, il che rendeva facile stabilire l'ora del tiro delle nostre artiglierie, Badoglio dispose che esso iniziasse solo dietro ordine del Comando di artiglieria del Corpo d'Armata. Ora, secondo la testimonianza di Sforza, al momento precìso indicato dal disertore tremò la terra sotto i piedi. Le colline davanti a noi divennero vulcani, il bombardamento tambureggiante ci dava il capogiro e travaglio di stomaco, senza la forza di mantenere in piedi. Poi grida: gas, gas! . Quell'uragano di fuoco interruppe tutte le linee telefoniche, e quindi gli ordini del Comando di artiglieria non giunsero alle batterie e la nebbia Impedì il funzionamento degli eliografi. E così l'artiglieria tacque nel più drammatico silenzio , e alla sera del 24 delle 1800 bocche da fuoco del XXVp Corpo non restava che un sol pezzo di ima batteria antiaerea; Cose note ma che Vanno ricordate per spiegare gli avvenimenti e stabilire le responsabilità.
Oltre al mancato tiro dell'artiglieria, vi è anche il difettoso impiego della brigata Napoli , sempre del XXVli Corpo, che doveva impedire il passaggio alle truppe tedesche che risalivano il fondo valle dell'Isonzo e che giunsero a Caporetto. Da aggiungere anche che Badoglio aveva abbandonato una linea avanzata senza avvertire le contigue truppe del IV Corpo d'Armata, che venne sorpreso alle spalle dal nemico.
Quello che successe è noto: travolte le prime difese, accerchiati o presi alle spalle interi reparti si ebbe una confusione indicibile nei Comandi come nelle truppe, e la rotta si delineò fin dalla sera del 24. Il giorno successivo cade completamente la prima linea di difesa e il tratto nord della seconda. La rotta improvvisa e rapida sorprende e disorienta i comandi, i quali spesso si rendono conto di quello che succede troppo tardi e quindi non sono in grado di dare ordini precisi e tempestivi; e i soldati che si trovarono all'improvviso il nemico davanti, sui fianchi o alle spalle, o resistettero e spesso furono completamente circondati dal nemico, oppure non ebbero altra alternativa che quella di ritirarsi disordinatamente.
Tutto questo viene esaminato minutamente dal Fapafava anche per precisare le responsabilità dei singoli comandanti. Quelle di Cadorna si riassumono nell'aver tollerato fino al 20 ottobre che Capello non eseguisse gli ordini dati fin dal 18 settembre; e, dopo la rotta, di aver tardato 36 ore a dare l'ordine di ritirata, come aveva proposto Capello fin dal 25. Quello di Capello consistono nel non aver obbedito agli ordini di Cadorna fi. aver insistito nel proposito della controffensiva.
Mentre il giudizio negativo Bulla condotta di Cadorna e di Capetto, dei quali riconosce anche le qualità positive, specie del primo, è reciso, quello su Badoglio è positivo, pur avendo rilevato gli errori commessi*' Lo difende sostenendo che egli non fece che eseguire gli ordini di Capello. Tuttavia è costretto ad ammettere che l'aver troppo avocalo a sé la scolta dei moment) per far aprire il fuoco alle proprie artiglierie e non essere stato in grado di darli, costituisce, allo stato degli atti il