Rassegna storica del Risorgimento
ITALIA RELAZIONI CON GLI STATI UNITI D'AMERICA 1859-1866; STATI
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Libri e periodici
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principale torlo di Badoglio * : e clic il 24 ottobre ebbe di certo abiurato infelice
giornata .
Ora prima di pronunciare un giudizio definitivo occorre tener conto di alcune circostanze. Mentre Cadorna e Capello hanno scritto le loro difese, Badoglio ha conservato un silenzio ermetico Inoltre il senatore Paratore in un suo artìcolo sulla Nuova Antologia dell'agosto 1960 ci informa che mentre si svolgeva la famosa inchiesta, Orlando, Presidente del Consiglio, venne a sapere che l'indagine avrebbe accertato anche la responsabilità di Badoglio. Allora mandò un suo fedéle amico (il Paratore) al relatore, on. Raimondo per fermare la specifica inchiesta; onde evitare un evidente danno alla situazione militare del momento . così dalla relazione dell'inchiesta scomparvero 13 pagine. Quindi per un giudizio definitivo su Badoglio dobbiamo attendere la relazione dell'Ufficio storico dello Stato Maggiore.
La conclusione, alla quale giunge il Papafava con il suo accurato e minuto esame, è quella alla quale ogni lettore, che abbia seguito il ragionamento, giunge anche da sé, e cioè che noi fummo sconfitti prevalentemente per errori militari .
Chiudono il libro studi sulla battaglia del Piave, e quella di Vittorio Veneto, sulla questione Cadorna e i ricordi di un artigliere.
AUGUSTO TORRE
FRANCESCO SAVERIO Nini, Scritti politici, voi. II: La pace. La libertà. Bolscevismo, Fascismo e Democrazia, a cura di GABRIELE DE ROSA (Edizione nazionale delle opere, 11); Bari, Laterza, 1961, in 8, pp. XXDX374. L. 2500.
Nel piano generale dell'edizione nazionale delle opere di F. S. Nitti. il volume che qui si presenta, curato da Gabriele De Rosa, costituisce ìl II della serie e Scritti politici dello statista lucano e l'XI dell'intera raccolta prevista in 18 volami. Raccoglie la trilogia La Pace, le cui idee erano state esposte dall'autore in quattro discorsi agli studenti di Copenaghen, Stoccolma e Oslo (allora Christiania) nella seconda quindicina dell'ottobre 1924, La Libertà, in cui il Nitti rima le parti fondamentali dei due discorsi pronunciati a Londra il 28 luglio 1925 sulla pace e a Cambridge ìl 31 luglio sulla libertà e Bolscevismo, Fascismo e Democrazia, dedicato come il precedente al nonno carbonaro e liberale, ai di Ini due figli fuorusciti del '48. a suo padre seguace di Mazzini e soldato di Garibaldi e a suo figlio, sedicenne volontario della guerra mondiale, e consistente in un rimaneggiamento ed ampliamento dello studio precedente.
Pubblicati in Italia, Francia e negli Stati Uniti nel biennio 1925-27 e, specialmente il primo, tradotti in numerose lìngue, questi scritti, di cui il De Rosa nell'introduzione e lo stesso Nitti nelle note ricordano origini, vicissitudini e varianti editoriali; riecheggiano e sviluppano le tesi fondamentali di tre precedenti libri del Nitti, cioè L'Europa senza pace, del 1922, La decadenza dell'Europa, del 1923, e La tragedia delFEuropa, del 1924, costituenti il I volume della serie Scritti politici dell'edizione nazionale delle opere dell'uomo polìtico locano.
Ma come sottolineo il De Rosa tra La Pace (1925) e i tre scritti sopraricordati, particolarmente L'Europa senza pace del 1922, vi è stata di mezzo una profonda disillusione dell'autore. Le classi dirigenti, accecate dal mito nazionalista, hanno violato tutte le leggi della civiltà e hanno abusato della vittoria nel modo peggiore. Per questa ragione, mentre con i tre scritti precedenti il Nitti si era rivolto olla classe politica dirigente, con il libro La Pace egli si rivolge soprattutto, come egli stesso si esprime, alle grandi mosse dei lavoratori, a coloro che hanno fatto la guerra senza vèrlB voluta*,,
Il cambiamento di destinatario ha come vedremo più avanti delle implicazioni di natura sostanziale. Il Nitti, statista ed economista di primo piano, non soltanto teoricamente preparato e ideologicamente impegnato, ma anche reduce - - sul plano pratico da una concreta esperienza di alta direzione e responsabilità poli-