Rassegna storica del Risorgimento
ITALIA RELAZIONI CON GLI STATI UNITI D'AMERICA 1859-1866; STATI
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1966
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696
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VITA DELL'ISTITUTO
XLIII CONGRESSO DELLTSTITDTO. - Nella suggestiva Aula Magna del' l'Ateneo Veneto, ricca di ricordi risorgimentali, sì è inaugurato il 2 ottobre u.s, il XLIII congresso di storia del Risorgimento. Circostanze indipendenti dalla volontà degli organizzatori hanno costretto, veramente all'ultimo momento, a rinunciare alla sala dello Scrutinio in Palazzo Ducale. Ma il mutamento di sede non ha tolto nulla ail'impor tanza del congresso e alla solennità della seduta iniziale, onorata questa dal telegramma del Presidente della Repubblica, Alto Patrono del Congresso stesso, al Presidente dell'Istituto: In occasione cerimonia inaugurale XLIDT Congresso Istituto per la storia del Risorgimento Italiano mi è gradito inviare a Lei et Congressisti tutti mio saluto più cordiale. Desidero aggiungere l'augurio sincero che a imminenti lavori sul tema scelto nella ricorrenza primo centenario plebiscito unione Province venete aUltalia arrida il miglior successo.
Questo si era delineato sin dalla vigilia con l'iscrizione di ben 432 studiosi (senza calcolare i loro familiari), dei quali 29 stranieri, rappresentanti Austria, Belgio, Francia, Germania Occidentale, India, Inghilterra, Jugoslavia, Polonia, Russia, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria. La diversa provenienza geografica e ideologica dimostra che gli amici d'altri paesi sono convinti che la fondamentale esigenza che ispira l'opera dell'Istituto è quella mirabilmente espressa in una antica risposta di Alfred Loisy al cardinale Merry del Val: Le travail scientffique ne ee gouverne pas par decreta. All'Istituto non interessano le fedi politiche dei partecipanti ai suoi congressi, ma la fede nella verità, che ciascuno si sforza di raggiungere nel proprio campo, secóndo la propria coscienza e in base alla propria esperienza.
Dopo i saluti ufficiali, l'on. prof. Roberto Cessi ha iniziato i lavori con una applaudita orazione inaugurale, La questione veneta e l'Europa. All'indomani il Congresso si è trasferito a Padova, dove, nella Sala del Giganti, al Liviano, il ministro della Pubblica Istruzione, on. prof. Luigi Gui, ha recato il salato del Governo e suo ai congressisti.
Gli avvenimenti del 1866 che portarono, fra l'altro, all'annessione del Veneto all'Italia sulla via dell'unificazione politica del nostro paese ha detto l'on. Gui sono stati rievocati in più occasioni nel corso di quest'anno, ma ora, per opera di questo congresso, vengono riproposti alla luce di nuove ricerche e acquisizioni per una ricostruzione sempre più serena e obbiettiva di quel periodo.
La stessa larga partecipazione di studiosi stranieri ai lavori del congresso è già stata di per sé indicativa dell'abbandono ormai di certe tesi di parte e di certi ardori polemici che, invero, non hanno mancato di caratterizzare la produzione storica del passato su quel fatale anno; soltanto una valutazione serena degli eventi del passato può far sì che questi si presentino come un'utile e benefica lezione per tutti.
E del resto la serietà scientifica, il senso di storia imparziale e obbiettiva - ha proseguito il ministro formano ormai la tradizione di questi periodici congressi del nostro Istituto per la storta del Risorgimento, che hanno anche il merito di rilevare, con rutto il peso e il prestigio del loro autorevole contributo, ricorrenze tanto significative per la nostra nazione, come è accaduto col quarantesimo congresso di Torino nel 1961, con l'eccezionale congresso di Ravenna dello scorso anno per il centenario dantesco e come avviene oggi con queste assise promosse, in territorio veneto, per il centenario del '66. Un interesse patriottico, dunque, ricondotto sul piano di una disamina critica, di una ricerco analitica per cui questi congressi vengono a offrire puntualmente un commento e una gì usti filiazione ideale a quella realtà politi co-sen ti mentale del nostro Risorgimento. Una realtà, un patrimonio di esperienze, di ideali, di glorie e dolori, di affetti, che viene in ini modo tenuto vivo e aceom-