Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
anno <1967>   pagina <4>
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hilità di cogliere e di portare in superficie, attraverso mia semplice lettura e conoscenza esterna della Rassegna, voci e motivi che si possono cogliere solo dall'interno, ho compililo ricerche presso l'archivio della rivista e del direttore,lJ che mi hanno permesso di individuare e chiarire i rapporti e gli interessi ohe legano la rivista a determinati ambienti politici ed eco­nomici.
D'altra parte sono proprio alcune divergenze, che si riscontrano già in una prima lettura della rivista, che hanno imposto una ricerca in tale direzione.
L'atteggiamento dello stesso redattore della Rassegna politica, Pietro Fea, "> oscilla, inlatti, fin dai primi mesi dei '94, tra l'approvazione e la condanna del ministero, in una indecisione che non è tanto, o solo, da attribuirsi ai salti di quinta*) e alla politica a urti e a spintoni* del Crispi, e non si risolve neppure ad esclusiva lode del Fea, quale frutto di una sua autonomia di giudizio. C'è sì nel redattore della Rassegna poli­tica l'insofferenza per ima linea rigidamente stabilita e per gli schemi fissati a priori, come risulta proprio dal carteggio col direttore, ma ci sono anche le pressioni che operano sulla Rassegna e delle quali il Fea deve tener conto insieme con gli interessi dei redattori e collaboratori, colpiti o sollecitati dalla politica e rispina.
Un esempio di valutazione, che può sembrare incerta per chi si limiti a scorrere le pagine della Rassegna politica, e si dimostra poi logica se si guarda la rivista dall'interno, è offerto sin dai primi fascicoli del '94. Quando i moti e i disordini scoppiati nel '93 si diffondono dalla Sicilia in Puglia e in Emilia, il Fea, mentre da un lato riconosce un certo disagio economico nelle popolazioni e invita il governo ad adottare quei rimedi
*) L'archivio della Rassegna e del direttore, il marchese Manfredo Da Passano, si conservano, senza nna netta distinzione, a La Spezia, presso gli eredi Da Passano, che ani ancora vivamente ringrazio per avermi dato, con signorile cortesia, la possi­bilità di utilizzarli. Ho inoltre consultato le carte Bonomelli, conservate nella Biblio­teca Ambrosiana (Milano), particolarmente interessanti per la conoscenza dei rapporti che legano il gruppo della rivista al vescovo di Cremona.
2) Pietro Fea, nato a Torino nel 1849, autore di opere di storia militare sabauda (Storia dei bersaglieri. Tre armi di guerra e l'assedio di Torino del 1706) e bibliote­cario albi Camera dei deputati lino al 1920, era intimo amico del direttore della Rassegna Nazionale fin dal tempo in cui collaborava alla Rivista Universale, perio­dico che aveva preceduto hi Rassegna. ÀI Fea, in questo periodo, è affidata hi redo-zione della Rassegna politica, che egli firma solo con una X; a volte collabora alla stesura della rubrica lo stesso direttore, coma si vedrà dal carteggio, facendovi inse­rire suoi brani.
a) D. FARJM, Diario di fòie secolo (1891-1895), a cura di E. MORELLI, Roma, 1962, voi. I, p. 577.
*) Lettera di Visconti Venosta al fratello Giovanni, 4 agosto 1888, in F. GUADO, Storia detta politico estera italiana dal 1870 al 1896, voi. I, Le premesse, Bari, 1962, p. 554.