Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
anno <1967>   pagina <5>
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La v Rassegna nazionale n Crispi (1893-1896) 5
che possono sollevare le popolazioni da una parte dei loro pesi , dall'altro è pronto a ricordare che l'esercito, altre elle a difendere il paese a contro lo straniero, è pure destinato a tutelare l'ordine e la sicurezza all'in­terno . ')
Appena quindici giorni dopo, però, i moti della Lunigiana sono provo­cati, sempre per il Fca, solo dalle più basse passioni , quali lo spirito di setta, l'odio di classe, l'invidia del bene altrui . Applaude quindi agli stati d'assedio, anche se a provvedimento doloroso in quanto sospende le ce franchigie costituzionali ; ma la prima di tutte le franchigie è l' im­pero della legge . a> L'invito modestamente paternalistico a a lenire un certo disagio , cede quindi di fronte alla preoccupazione di salvaguardare il principio di autorità . Ma non solo il giudìzio sugli avvenimenti muta; muta anche, e nelle righe di una stessa rubrica, quello sul presidente del Consiglio. Nel giugno del 94 3) il Fea, dopo aver parlato del Crispi come di un antico cospiratore... ascritto ad una setta funesta , il quale ci della grandezza della patria si fa un ideale errato , e aver auspicato l'avvento di un uomo immune da macchia rivoluzionaria , può tuttavia affermare, dando notizia del rimpasto del gabinetto Crispi: Melo sciogli­mento della crisi è forse il meno cattivo che nelle presenti circostanze di fatto e di tempo si possa sperare . Atteggiamento apparentemente con­traddittorio, che invece risulta coerente e logico, sé si pensa al modo in cui è avvenuto il rimpasto del ministero Crispi con la nomina a ministro del­l'agricoltura di Augusto Barazzuoli e la modifica di alcune proposte con­cernenti gli interessi agricoli; modifiche che dovevano essere particolar­mente ben viste dagli agrari e dai proprietari, soprattutto toscani, che for­mavano un forte nucleo negli ambienti della Rassegna e dei quali un espo­nente era lo stesso direttore.
Dei legami inoltre esistevano con lo stesso Barazzuoli, che aveva scritto al Da Passano, approvando l'indirizzo politico ed economico della rivista e, forse, sollecitandone l'appoggio al ministero, come risulta da una lettera di Fea del 7 gennaio 94: ...mi rallegro della lettera di S.E. Barazzuoli. Si vede che egli apprezza la Rassegna al suo giusto valore. Ti consiglierei però a non prendere impegni di nessuna sorta, i quali potessero poi togliere al periodico la libertà d'azione e di giudizio, senza nessun corrispettivo morale e politico di qualche conto . w
*J Rassegna politica, bx R.N., 16 gennaio 94, pp. 273*274. Si affaccia qui l'ele­mento militarista al quale alcuni collaboratori della rivista (e ira essi il generale di Revell sono particolarmente Bcnaibili.
3) Ross, polita in RA I?" febbraio 94, pp. 424431.
*) Rasa, polii., in JLV., 16 giugno 94, pp. 818-825.
*) Lettera di P. Fca a Da Paesano, 7 gennaio 94, in Archivio Da Passano, La Speda. (D'ora innanzi el userà l'abbreviazione A. DA P.5.J.