Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
anno <1967>   pagina <10>
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10 Ométto mf*asore
saranno avviati in Eritrea i cappuccini italiani, quando sarà creata la Pre­fettura Apostolica, e i coloni veneti e friulani che il senatore avrà perso­nalmente scelto. Tutto il gruppo della direzione deWAssociazione Nazio­nale è inoltre vicino al P. Michele da Carbonara, in particolare il prof. Sebiaparelili, grande amico del cappuccino.
La tesi cara al Rossi, della necessità dell'espansione in Africa per dare uno sbocco alla popolazione, è condivisa dal Franchetli e dal Turiello; ma, mentre il Franchetti pensa esclusivamente ad una colonizzazione agri­cola che possa assorbire le correnti migratorie, il Turiello è fautore di una politica coloniale, nella quale la preoccupazione che si sfoghi altrove il rigoglio pericoloso della povera gente , si mescola con motivi di un nazionalismo ante litteram, nella visione di una nazione virile e di uno Stato maschio , che facciano dimenticare, con la loro politica audace, quella micromane e ce rannicchiata , che l'Italia ha seguito fino a quel momento.
Nel Turiello affiorano inoltre, con toni accesi, i motivi della polemica meridionalista rivolta contro i settentrionali (milanesi in particolare), il cui ideale s'appagava nel ventre e nell'oggi , in quanto essi ignoravano la storia antica e medievale e presentavano gli Italiani come inetti ad ordinar colonie . *>
*) Cfr. P. METODICI DA NEMBRO OJ?M, CAPP., La missione dei minori cappuccini in Eritrea (1894-1952), Bontà, 1953, p. 53. Gli arati HeWAssociazione Nazionale perve­nivano al P. Michele in danaro e talora in offerte di terreno sul quale, in seguito, sor­gerà la stazione missionaria. Sui criteri che informavano l'attività missionaria del P. Michele da Carbonara, incentrati sulla preparazione spirituale e culturale dei suoi sacerdoti, ai quali richiedeva una conoscenza diretta dell'ambiente e della lingua, cfr. P. METODIO DA NEMBRO, La missione cit., passim.
2) Cfr. ROMA IN RAINERO, 1 primi tentativi di colonizzazione agricola e di popola­mento dell'Eritrea (1890-189), Milano, Marzorati. 1960, che fornisce molte notizie sulle vicende del Franchetti in Africa e sui conflitti di competenza che la presenza contemporanea di un governo civile e uno militare facevano sorgere nella colonia. Anche il Franchetti, auspicando un'espansione pacifica, si sofferma sull'opera civiliz­zatrice che l'Italia può compiere in un continente barbaro : cfr. L. FRANCHETTI, L'avvenire della Colonia Eritrea, conferenza tenuta nell'adunanza generale del H con­gresso geografico svoltosi a Roma il 24 settembre 94, Roma, 1895, p. 24.
8) Cfr. P. TUIUEI.I.O, U secolo XX ed altri scritti di politica internazionale e colo­niale, a cura di C. CUBCIO, Bologna, Zanichelli, 1947; soprattutto gli articoli: Da Gio­ititi a Cassala dell'agosto 94 (pp. 105-130) e La virilità nazionale e le colonie italiane del 99 (pp. 138-200). La concezione autoritaria del Turiello si rifletteva anche in poli­tica interna, in quanto egli definiva un flagello Fistiano parlamentare e auspicava l'attribuzione diretta alla Corona delle < redini dello Stato. Cfr. La virilità nazionale e le colonie italiani!, in // secolo XIXk..v p. 182,
*) P. TURIELLO, Il secolo XIX (1901), in II secolo XIX..., pp. 66 e sgg. Sui mo­tivi del contrasto tra meridionali e settentrionali, cfr. F. CUAUOU, Storia della politica estera..., pp. 100 e sgg.; F. Fottzi, Crispi e lo Stato di Milano , Milano, Giufirè, 1965, pp. XV e sgg.