Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
anno <1967>   pagina <13>
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a o Rassegna nazionale e Crìspi (1893-1896) 13
colo del giugno 94, nel quale prende in esame la politica estera dell'Italia.x Dopo aver considerato un errore la firma della triplice alleanza, che non ha portato buoni frutti ,2) passa a considerare la spedizione afri­cana. Decisamente avverso alla politica coloniale, che suppone un paese esuberante, non solo di popolazione, ma anche di vita, di ricchezza, di produzione (e l'Italia, afferma il Fea, non era nell'85 oc in simili condi­zioni ), egli scrive che 1* unico pensiero doveva e deve essere quello di consolidare l'edificio con straordinaria cura innalzato ... Se i'on. Crispi e i suoi colleghi non lo comprendono, se pensano veramente che tale pro­gramma equivalga a chiudersi nel cieco godimento della libertà acqui­stata ... possiamo dire con dolore, ma con sicura coscienza, che non si ren­dono conto né dei bisogni, né della volontà del paese .
Affiora qui, nelle parole del Fea, l'urto tra due concezioni: da una parte quella moderata, che vede l'unità d'Italia raggiunta grazie ad una serie di eventi fortunati e quindi ancora in fase di consolidamento all'interno, e dall'altra parte la concezione garibaldina , che considera il compimento dell'unità d'Italia avvenuto per oc virtù di soffio rivoluzio­nario potente e l'Italia quindi già pronta a svolgere un suo ruolo tra le altre potenze, per essere a sua volta grande e potente.8)
Àncora nell'agosto del 94, per l'occupazione di Cassala, il Fea, dopo aver espresso la preoccupazione che essa richieda maggiori spese, che l'au­mento del commercio con l'Eritrea, sperato dai suoi fautori non basterà a compensare, ribadisce il giudizio che l'Africa è solo <c avventura che potrebbe dare frutti amari ; il dado è stato tratto quando si son volute abbandonare le rive del Mar Rosso avanzando nell'interno sull'altopiano. *)
Il giudizio severo sul governo, che si riflette anche in politica interna poiché gli si rimprovera di non essere intervenuto per togliere le cause prime del movimento in Sicilia,5) si attenua sensibilmente nel settembre del 94 dopo il discorso di Crispi a Napoli. È naturale che la frase: Con Dio, col Re, per la Patria , abbia il suo effetto su questi conservatori cattolici transigenti, pronti a cogliere qualsiasi accenno che possa far pen-
1) E, A. FOPERTI, La politica estera deWItulia, in RJf 1 giugno 94, pp. 621-628. Il Fea quando tratta argomenti scabrosi , forse anche per la sua posizione d'impie­gato alia Camera, anagramma il nome e cognome. Gfr. lettera del Fea :al Da Passano, Roma, 10 marzo 1912, in A. DA F.S.
2) Questo atteggiamento antilopi!cista della rivista, già presente al momento della firma dell'accordo e del primo rinnovamento, a mano a mano si tempererà fino a giungere, alla fine del secolo, a posizioni di acceso tripHcìsmo.
3) F. CHABOD, Storia della politica estera italiana.,., pp, 548-549. *) Ross, polii*, In /tJVn 1 agosto 94, pp. 517-524.
D) Riconoscimento tardivo di cause più profonde dello spirito di setta, dell'* odio di classe , dell'* invidia del bene altrui , che nel giugno dello stesso anno erano sembrati al Fea gli anici motivi cho avevano portato ai moti.