Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
anno
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1967
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una conciliazione, Certo egli continuava non bisognerebbe con Lare sopra Crispi per ottenere vantaggi larghissimi o mediovali; molto meno per il temporale ; e nel novembre dello stesso anno ribadiva, sempre al BonomeUi, il suo giudizio, scrivendo: Quanto a Crispi egli pare ormai persuaso che l'anticlericalismo va posto tra i ferravecchi e che bisogna rispettare la Religione se si vuol lottare con vantaggio contro anarchia e socialisti. Il tempo è galantuomo e smussa molti angoli . *>
Se qualche riserva vien fatta dai collaboratori della rivista, essa non investe certamente Crispi che colla concessione della Prefettura apostolica in Eritrea e degli exequatur si è messo in una via degna di nn Ministro d'Italia , sebbene il fluttuare delle <c onde parlamentari che possono minacciare di compromettere l'operato del presidente del Consiglio.2)
Alla Camera intanto ferve la questione morale ,3) nella quale sono coinvolti Giolilti e Crispi. Lo scandalo della sottrazione dei documenti che riguardano la Banca Romana da parte del Gioliti!, la consegna al banco della presidenza di quelli concernenti i rapporti intercorsi tra Crispi, Donna lina e la Banca, vedono insorgere i crispini della Rassegna. Già il Rossi parlando col Farmi, nel luglio, aveva affermato che il Vitelleschi e l'Alfieri, che avevano cercato di trarlo all'opposizione contro il ministero, erano gente che non comprendeva il momento storico attuale e le benemerenze del Crispi; *) e il conte Grabinski scriveva indignato al Da Passano, il 28 dicembre 94 da Bologna: I coalizzati contro il ministero sono gente molto colpevole. Par proprio che vogliano assassinare l'Italia; ma credo che gli elettori daranno loro presto la lezione che si meritano . S 11 Fea, che già precedentemente si era augurato l'avvento al governo di ce uomini puri da ogni partecipazione agli scandali bancari degli ultimi
*) Cfr. lettere di Grabinski a BonomeUi, da derilioni Ferrano*, Il sei!ombre 94 e dn Bologna, 12 novembre 94, in Bau.. Àainnos., BonomeUi, 1894.
2) Cfr. lettera di F. Lampertico a BonomeUi, da Vicenza, 4 maggio 95, in BIBL. AMBROS., BonomeUi, 1895. 31 modo con cui si combinò il fatto della Prefettura del* I'.Eritrea colla concessione degli exequatur indicherebbe una via pratica per risolvere bene altri argomenti. Per intuito più che per cognizione mie penso che Crispi cerchi seguirla. Ma se a me pare che Crispi si sia messo in una via degna d'un Ministro d'Italia, se panni che popolarmente ciò sia riconosciuto, non mi raccapezzo piò, né faccio pronostici quando ci ingolfiamo nelle ttndo parlamentari >.
8) Sulla questione morale, oltre le pagine del Farini, testimonianza viva dì quel periodo, cfr. RAFFAELE COLAPJETRA, Il ritorno di Crispi) La questione morale, in Rassegna di politica e storia nn. 95-99, settembre 62- gennaio 63.
*) O. FARINI. Diario, voi. 1, p. 553.
**) li Grabinski aveva scritto alcuni giorni prima al BonomeUi: Io naturai mente non credo che Crispi sia un Santo, ma non credo neanche che sia un imbecille. Ora sarebbe stato un imbecille se avesse assunto il poterlo avendo gli imbrogli alla Banca Romana che indicano i plichi Gioititi (Lettera di Grabinski a BonomeUi, da Bologna, 23 dicembre 94, in BIDL. AMBROS., Bonomalli, 1894),