Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
anno <1967>   pagina <20>
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20 Ornella Confessor*
La coincidenza di pensiero della direzione della Rassegna con la Per-severuiiza continua nell'aprile 95. Il Fea afferma1) che non nutre nes­suna avversione speciale per l'on. Crispi, gli riconosce i lodevoli sforzi per colmare il disavanzo, per tenere a freno il partito anarchico e radicale, il miglioramento nelle relazioni colla Chiesa; tuttavia oc il pareggio è an­cora lontano , nulla si è fatto per venire in aiuto delle classi povere Ì la setta massonica esercita ancora un impero nelle cose del Governo (in aperta contraddizione col Rossi che aveva parlato del ce colpo di grazia inferto alla a setta ); tutto ciò, scrive il Fea, dovrebbe rendere i conser­vatori e i moderati, che non vedono nulla all'ini uori del presente gabi­netto , meno severi verso i loro correligionari politici, i quali, in questo particolare, pensano diversamente da loro e specialmente verso l'on. di Rudini.
L'invito rivolto al Rudini perché precisi di non aver nulla in comune non solo col Cavallotti, col Cola Janni, coi fautori della candidatura De Felice, ma neppure coi radicali più temperati che riconoscono per capo Fon. deputato di Brescia , è però un indice del timore che l'incontro <r casuale del 1 dicembre alla Sala Rossa spaventi i conservatori, pre­giudicando la candidatura del Rudini.
H Fea, avverso alla politica coloniale del Crispi, perché richiede un'ulteriore espansione in Africa, non è alieno tuttavia dal lodare il mini­stero appena gli sembri che la politica di questo non si discosti dalle sue idee. Cosi, quando giunge la notizia che Baratieri ha avuto ordine di non spingere più oltre i confini della colonia, gli sembra che meriti ampie lodi il ministero poiché dimostra di essersi convinto della ce necessità di commisurare le imprese lontane alle forze del paese . -*
In aperto contrasto con l'orientamento del Fea, il quale spera che l'espansione venga arginata, è l'articolo di Pasquale Turiello del 1 mag­gio 95. 3> Dopo aver severamente condannato la micromania , che a lungo ha pesato sull'Italia, e le spese inutili all'interno per la costruzione di ferrovie affrettate 4) e per la protezione delle industrie, il Turiello nota ohe per l'Africa i due o trecento milioni finora investiti non sono mai stati spesi a senza amareggiare il cuore dei nostri che vi si mandavano . L'Eritrea invece, oltre ad aver sbloccato l'Italia dalla politica del piede di
"0 Ross. polii., in KJV, 1 aprile 95, pp. 565-573.
2) Rasa, polita 16 aprile 95, pp. 796-804.
8) Da Senafé a Montecitorio, in R.N., 1 maggio 95, pp. 99-114,
4) Il rimprovero ora rivolto al Depretis, accasato, appunto, di aver reso infrut­tifero il capitale con ferrovie non necessarie. TI Turiello ritorceva l'accusa di mega­lomanìa rivolta al Crìsp, riferendola al tempo del ministero Depretis, al quale rim­proverava anche l'abolizione spensierata dal corso forzoso, le spese edilizie attuate per ragioni elettorali, le imprese atte a lusingare questa o quella regione. Cfr. P, TURIELLO, Da Gioitoti a Cassala