Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
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1967
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Ornella Confesom
zionc finanziaria è migliorata, g II Fea, sicuro di essersi reso interprete dei desideri della direzione, può cosi scrivere al Da Passano: -> Sei stato contento della rassegna polìtica? Non mi direte che sono troppo severo con Crispi; eppure ne avrei qualche ragione . H Fea, in sostanza, favorevole alla politica interna del ministero, riconosce anche in seguito i risultati conseguiti e che ce i vanti del Presidente del Consiglio [non] bastano a far ... dimenticare .3*
E non potrebbe essere altrimenti dal momento che Crispi ha attuato all'interno una politica economica favorevole ai proprietari e, con la repressione dei moti e la chiusura dei circoli socialisti e anarchici, ha fatto si che i conservatori possano guardare in faccia il pericolo [socialista] senza sgomentarsene .
Quanto alla politica coloniale, il Fea continua a incitare alla prudenza, elogiando il governo quando questo assicura di astenersi da ce nuove avventure in Africa, accontentandosi di stare sulla difensiva . *'
1) Rass. polita in RJV., 1 maggio 95, pp. 182-190.
2) Lettera del Fea al Da Passano, da Roma, 4 maggio 95, in A. DA P.S. ) Rass. polii., in RJV-, 1 giugno 95, pp. 594-600.
4) Rass. polii.. 16 loglio 95, pp. 393400; Rass. polii., 1 settembre 95, pp. 162-169. In questo perìodo il Da Passano, su suggerimento di Roberto Corni ani, cerca di ottenere informazioni dal Prinetii sull'eventuale riorganizzazione del partito conserva* lore che farebbe capo al Rudinì. Il Prinetti gli risponde (Merate, 24 settembre 95, pubblicata in parte in F. PONZI, Crispi..., p. 510): Per quanto a me consta nessun lavoro di riorganizzazione del partito conservatore è avviato, o almeno nulla è a mia conoscenza di esso e forse oserei dire nemmeno del marchese di Rudinì. Del resto non 80 davvero come, almeno per ora, questa riorganizzazione possa avvenire. La maggioranza dei conservatori si è data a Crispi, credendo di trovare in esso l'uomo provvidenziale, passando sopra col cnor leggero allo spettacolo della corruttela e della immoralità, di cui egli è in pari tempo personificazione e centro; anzi nella foga del loro rrìspinismo questi conservatori non hanno risparmiato a quei pochi che son rimasti fedeli al loro posto, le più. feroci invettive. Ora è avvenuto quello che doveva avvenire. Il Crispi non ha potate rompere i suoi antichi vincoli massonici, i quali' hanno condotto l'Italia alla presente gazzarra di Roma, a petto della quale il famoso carnevale di C. Bruno è uno bazzecola da nulla.... Le aspettative dei conservatori filoerSspini sono però deluse nell'estate del 1895. Una lettera di R. Cornioni. gin favorevole al Crispi nell'ottobre 94, è testimonianza del crollo delle speranze che la politica del Crispi, orientatasi verso Destra fino all'estate del 95, aveva fatto sorgere in molti conservatori. Scrive il Gorniuni ni Da Passano da Brescia il 19 agosto 95 : .4L Le dirò che sino a pòco tempo addietro avevo sperato che Crispi, abbandonando del tutto il vecchio uomo, potesse, colla sua energia, dar luogo ad un governo conservatore e, boa gre, mal gre, raggruppare intorno a sa anche quei conservatori che non possono dimenticare quanto vi è di brutto nel di lui passato, massime dui lato morale. Ma, come ho esposto nel mio articolo [A proposito di un unni versano, in RJV., 16 agosto 95, pp. 723-7321 il nuovo alloggiamento di Crispi dissipò codeste illusioni, e i conservatori dovranno pensara od agire non più sotto l'egida di Crispi, ma indipendentemente da lui e forse contro di lui, se non nitro per preparargli la successione . Le illusioni non si spegnevano, lui tu via, nella redazione della rivista se, ancora nell'ottobre 95, il Fea scriveva che il discoreo di Crispi pronuncialo al Giani-colo era una prova che, pur e in mezzo agli scatti e alle intemperanze del suo cerai-