Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
anno <1967>   pagina <24>
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Ornella Confessore
la piglia coi Calenda, coi Blanc, coi Mocenni! Non ricordo esempio di tenta bassezza d'animo. Si dice che Crispi modificherà il ministero, ma come nessuno lo sa ...
Intanto, mentre si va incontro alla disfatta di Adua, si concretizza il piano del Rossi, che tenta di avviare la colonizzazione italiana verso l'Eri­trea con l'appoggio del prof. Ernesto Schiaparelli, segretario generale del-VAssociazione Nazionale il quale nutre fiducia nella vittoria piena e nelT<c incontrastato avvenire della Colonia .)
Scrive lo Schiaparelli al Da Passano; 3) ce Ogni cosa è stata ormai definita e definita la partenza per il prossimo gennaio e sto compiendo i necessari preparativi perché rimpianto della colonia possa farsi senza dare nessuna noia o ingombro alla autorità militare ... Come già Ella sa, pro­motore di tutto è il sen. Rossi che mise a nostra disposizione una somma veramente cospicua ... . 8
Del tentativo del Rossi parla in termini entusiastici sulla rivista Ro­berto Corniani,B) il quale accomuna nell'elogio L. Franchetti, infaticabile
Fea, scriveva il giorno successivo a Crispi : Un plauso del cuore! per la fiducia della Camera, per le vostre assicurazioni di fiducia in Baratieri. S.5.P.P,, Crispi, busta 122, lettera R, 20 dicembre 1895.
SII La disfatta di Adua vede insorgere, a difesa del Baratieri, il generale Genova di Revel che, scrivendo al vescovo di Cremona, difende l'operato del generale vinto, considerandolo vittima della presunzione, ignoranza ed incapace orgoglio del Mini­stero, e specialmente di Crispi, Mocenni, Blanc . Cfr. lettere di Genova di Revel a Bonomelli del 2 marzo 96 e del 31 marzo 96 in BIBL. AMBROS., Bonomelli, 1896. Il Revel, comunque, era particolarmente severo nei confronti del Blanc ministro inetto , che aveva mandato rinforzi alla moda barbara abissina . Anche in tale occasione affiorava l'esaltazione del valore e delle virtù romana da parte del Revel, che accoratamente scriveva al Bonomelli: Come a Cartagine si vuole punire il gene­rale che non ha vinto! Non così facevano i romani. Lettera da Milano del 7 marzo 96 in BIBL. AMBROS., Bonomelli, 1896.
2) Lettera di E, Schiaparelli, da Torino, 25 gennaio 96 al Bonomelli, in BIBL. AMBROS., BonomeUi, 1896.
8) La lettera, indirizzata a un gentilissimo signor conte e datata Torino 27 di­cembre 95, si conserva nelle carte Da Passano a La Spezia.
In seno alla stessa Associazione vi era comunque chi dubitava dell'esito favore-volo della spedizione; il Lamperlico scriveva infatti sfiduciato al Bonomelli da Vi­cenza il 16 dicembre 95 : ... dubito grandemente per questi avvenimenti sopravvenuti quando ci pareva di riposare su qualcosa di grande (BIBL. AMBBOS., BonomeUi, 1895), H pessimismo del Lamperlico, evidentemente manifestatosi da tempo, aveva preoccupato il Rossi, che aveva scritto al Bonomelli pregandolo di tener alto il Lamperlico e fiduciosamente aveva affermato la nostra Eritrea deve andare. Capo ha! . Lettera di Rossi a Bonomelli del 21 febbraio 95 in BIBL. AMBROS., Bonomelli,. 1895.
*) Nella lettera sopracitata (S.S.PJP., Crispi, busta 122, lettera R), lo stesso Rossi annnnziova al Crispi l'impresti; proclamando hi suu < fede romana nella colonizza zione dell'Eritrea, della quale le sedici famiglie avrebbero formato la semente.
6) R. COHNMNI, L'Assemblea dei missionari e l'Eritrea, in R.N., 1 gennaio 96 pp. 208-213.