Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
anno <1967>   pagina <26>
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26? Ornella Confessore
nizzazione che è alla vigilia di venire attuato... , E concludeva: La fede, non c'è che dire, è una gran bella cosa .
Anche all'interno della rivista l'impresa del Rossi è vista con una certa perplessità, sebbene si ritenga logico che egli difenda il suo tentativo di colonizzazione. *
È questo, in sostanza, il giudizio che il Fea esprime, scrivendo al Da Passano il 20 gennaio 96 da Roma: s> Bara ti eri è certo colpevole, ma il vero colpevole maggiore è chi lo spinge e lo lasciò andare dove è andato! Basta. Dio ce la mandi buona. E dire che quel povero Rossi non vede tutto ciò. Da una parte lo scuso, perché vedo quali sacrifici fa per la colo­nizzazione dell'Africa. Egli è sì logico, gli altri no ... .
Gli avvenimenti, militari incalzano e dopo la caduta di Makallé il Fea scrive che è bene pensare alla pace perché non giova confondere l'onore militare, uscito immacolato dai fatti di Amba Alagi e Makallé, con un falso punto d'onore . Non si può afferma il Fea nella Rassegna politica chiedere al popolo dei sacrifici per soddisfare un vano orgo­glio, una vana smania d'ingrandimento 8* e al Da Passano: a Ma che brigante di un governo, di un Crispi dovrei dire; egli ha la gloria di aver da se stesso rovinato tutto quel poco di buono che aveva fatto da che si prese il governo nel 93! .*)
Il voler la pace però non significa, per il Fea. ritirarsi, perché questo non sarebbe degno di una grande nazione come l'Italia , che scadrebbe ce interamente nella considerazione del mondo civile . Quindi, pur re­stando fermo il suo giudizio sulla inopportunità di un'ulteriore espansione, del tutto in contrasto con quel che scriveva al Bonomelli un altro collabo­ratore della rivista, Andrea Armanni di Soresina,5' si approva la decisione
1) Altri articoli compaiono sul giornale, che segue i coloni fino a Massaua; gli articoli si limitano a dare solo notizie dell'arrivo nei vari porti del piroscafo della Rtibailino e sono intitolati: Hanno scelto bene il momento, delIll-12 e 13-14 gen­naio. Altre notizie sono date il 21 e 22 gennaio col titolo: 1 coloni in viaggio per l'Eritrea e il 28 e 29 gennaio nella rubrica: Da e per l'Eritrea*
2) A. DA P.S, Dopo la sconfitta di Adua, anche nell'interno dell'Associazione Nazionale, vi saranno critiche e polemiche sull'operato del Rossi e dello Schiaparelli, riguardo ella partenza dei coloni. Scrive infatti lo Schiaparelli al Da Passano il 29 settembre 96: So che a Firenze, e penso non sbagliare supponendo che il Mazsei ne sia. il centro, si parla molto contro di me e. contro il Rossi per la partenza dei coloni. Lasciamoli dire: mi occupo di una cosa sola, cioè di far quanto più ria possibile per diminuire le difficolti veramente eccezionali per circostanze che non erano state pre­vedute. Se malgrado questo riusciremo bene, la nostra sarà stata la prova del fuoco .
8) Rasa, polita fu ZiJV,, 1 febbraio 96, pp. 652*659.
*) Lettera del Fea al Da Passano da Roma, 10 gennaio 96, in A. DA P.S.
B) L'acropoli abissina, bagnata di sangue italiano, fortezza inespugnata che do­mina le vie al Nilo ed al Gange [?], non deve, non può essere abbandonata. Indie­treggiare non vuol dire abbandonare, ma trarsi indietro per spiccare il salto innanzi. E cosi sia. Non piace ai bottegai di Milano che trovano le alpi abissine troppo brutte